Suoni dalla Venezia di Shylock

concerto con l’ensemble Lucidarium
, from
chiesa di San Teonisto

Prende il via la nuova stagione di Musica antica in casa Cozzi, promossa dalla Fondazione Benetton e dall’associazione almamusica433, e dedicata a Venezia. 

 

La stagione si aprirà sabato 25 gennaio alle ore 18.30 con il concerto Suoni dalla Venezia di Shylock. Un giorno nel Ghetto ebraico di Venezia dell’ensemble Lucidarium: Enrico Fink, voce e narratore; Giulia Valentini, Carla Nahadi Babelegoto, voci; Avery Gosfield, flauti; Élodie Poirier, nyckelarpa; Fabio Accurso, liuto; Massimiliano Dragoni, percussioni, salterio. 

Il repertorio proposto evocherà le immagini e i suoni di un giorno qualunque nella vita di Shylock – usuraio ebreo veneziano, tra i protagonisti della commedia Il mercante di Venezia di William Shakespeare –, nel mondo colorato che era la Serenissima nel Rinascimento, un crogiolo di culture e una calamita per l’immigrazione. A Venezia, grande centro di scambi fra Oriente e Occidente, gli ebrei giunsero verso gli inizi del secolo XI e a poco a poco divennero un nucleo considerevole, tanto che il governo della Repubblica avvertì il bisogno di organizzare la loro presenza in città. Gli ebrei veneziani dovettero portare un segno di identificazione, vennero obbligati a gestire banchi di pegno a tassi stabiliti dalla Serenissima nonché a sottostare a molte altre gravose regole, per avere in cambio libertà di culto e protezione in caso di guerra. Venne inoltre stabilito che tutti ebrei avrebbero abitato in una sola zona della città, nell’area dove anticamente erano situate le fonderie, “geto” in veneziano. Da questo termine, poi storpiato in “gheto”, ha origine la parola che ancora oggi viene usata per indicare luoghi di emarginazione.

Che cosa avrebbe ascoltato Shylock mentre camminava per le strade del Ghetto Ebraico? Un vivace mix di canzoni tipiche della comunità ebraica in italiano, yiddish, ebraico e spagnolo, intrecciate con le melodie sacre e profane della tradizione locale: questo l’originale scenario sonoro proposto dall’Ensemble Lucidarium.

 

Il concerto è dedicato alla memoria di Luisa Barbieri per molti anni anima della biblioteca della Fondazione.