Corpi, paesaggi

Giornate internazionali di studio sul paesaggio 2021, diciassettesima edizione
-, ore
online sulla piattaforma Zoom

La presenza corporea in un luogo e l’esperienza palpabile della realtà fisica costituiscono una delle ragioni del nostro senso di appartenenza a ciò che chiamiamo paesaggio. In un momento storico nel quale la misura delle distanze fisiche e la forza delle rappresentazioni virtuali procedono in direzioni opposte, le giornate di studio 2021 esplorano o ripercorrono momenti e pensieri nei quali la cultura e la pratica del paesaggio guardano, o hanno guardato, al nostro corpo come presenza attiva, soggetto imprescindibile di un mondo che si trasforma e si rivela grazie alla nostra fisicità.

Il tutto sullo sfondo di un evidente desiderio di natura che pervade la nostra società.

Le giornate si articolano in quattro sessioni intitolate, rispettivamente, nell’immaginario; nello spazio urbano, nella casanel paesaggio; nel giardino. Questo schema non vuole separare ambiti e contesti che per loro natura vivono intrecciati, proponendosi invece di evocare, per parole chiave, alcune direzioni possibili da esplorare attraverso quelle che ci sembrano anche coordinate imprescindibili attorno alle quali organizziamo la nostra presenza nei luoghi.

 

giovedì 18 febbraio ore 17 

Apertura delle giornate, Luigi Latini e Simonetta Zanon

Corpi, paesaggi, proiezione del cortometraggio di Marco Zuin, realizzato per questa occasione sui temi delle giornate di studio

Nell’immaginario, prima sessione

Marc Treib, Ricezione/percezione: sentire il paesaggio

Nicolas Vamvouklis, Paesaggi performativi. Presenza e corporeo nelle pratiche artistiche contemporanee

Massimo Bartolini e Matteo Frittelli, Il Black Circle Square nel paesaggio dell’Emscher Park

 

venerdì 19 febbraio ore 17

Nello spazio urbano, nella casa, seconda sessione

Cristina Bianchetti, Dall’urbanistica dei luoghi all’urbanistica dei corpi  

Luca Molinari, Il corpo nello spazio domestico. Riflessioni sul presente

Francesco Careri, Alternative nomadi per abitare le città

 

giovedì 25 febbraio ore 17 

Nel paesaggio, terza sessione

Matteo Meschiari, Paesaggi e corpi dell’Antropocene

Marco Mulazzani, La foresta che cammina. Le sepolture dei soldati tedeschi 1920 1970

Cristina Barbiani, I paesaggi umani di Anna e Lawrence Halprin

a seguire Breath made visible. Revolution in dance, proiezione online del film documentario di Ruedi Gerber (USA, 2010, durata 100’)

 

venerdì 26 febbraio ore 17

Nel giardino, quarta sessione

Marcello Di Paola, Paesaggi come giardini: ibridi, frullati, chimere e deserti dell’Antropocene

Veronique Faucheur e Marc Pouzol, L’arte di fare giardini: una coreografia

Monique Mosser, Metamorfosi dei corpi nella cultura del giardino

 

Partecipano alle giornate di studio:

Cristina Barbiani, responsabile scientifico del Master Digital Exhibit presso l’Università Iuav di Venezia;

Massimo Bartolini, artista, Cecina (Livorno);

Cristina Bianchetti, docente di Urbanistica presso il Politecnico di Torino;

Francesco Careri, docente presso il Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre, co-fondatore del collettivo di esplorazione urbana Stalker;

Marcello Di Paola, filosofo ambientale, Università di Palermo e Loyola University Chicago JFRC;

Veronique Faucheur, paesaggista, atelier le balto, Berlino;

Matteo Frittelli, regista, fondatore di Altopiano studio, Milano;

Matteo Meschiari, antropologo, docente di Geografia presso l’Università di Palermo;

Luca Molinari, docente di Teoria e Progettazione dell’Architettura presso la Seconda Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, direttore scientifico Museo M9 di Mestre;

Monique Mosser, storica dell’arte e del giardino, Parigi;

Marco Mulazzani, docente di Storia dell’Architettura presso l’Università di Ferrara;

Marc Pouzol, paesaggista, atelier le balto, Berlino;

Marc Treib, professore emerito di Architettura, Università della California, Berkeley;

Nicolas Vamvouklis, curatore di arte contemporanea, direttore di K-Gold Temporary Gallery, Grecia;

Marco Zuin, regista, Treviso.