Naturale inclinazione 2022

Giardini in mostra

I giardini sono opere aperte, per natura fragili e soggette a un incessante cambiamento in quanto viventi, che ben rappresentano i contesti culturali e sociali, le mode e le diverse idee di natura che stanno alla base della loro concezione e costruzione. Con le mostre di giardini, in qualche modo, può sembrare possibile fermare il tempo, fissare un’immagine, tornare a un passato di cui si riconosce l’autorità per simulare quella durata che nella realtà è impossibile. Sono molto vari i tentativi di “incorniciare” e mettere in mostra un mondo che resta imprendibile e in continuo divenire, basti pensare ai modellini ideali dei diversi “tipi” di giardino appartenenti esclusivamente alla geografia dominante, esposti a Firenze nel 1931 con l’evidente obiettivo politico di rinverdire i fasti del “giardino all’italiana”, o ai giardini tematici “veri” allestiti in occasione delle grandi esposizioni internazionali, o – infine – alle visioni più recenti, che hanno saputo mettere in scena il giardino come luogo ideale d’incontro di natura, arte e scienza, di etica, estetica e condivisione sociale.

Naturale inclinazione 2022 parte da qui, presentando gli esiti della ricerca Per un progetto curatoriale del giardino, che saranno al centro del primo appuntamento, per poi proseguire la riflessione proponendo un’inversione dello sguardo per passare dalle mostre di giardini a quello che i giardini mostrano e possono ispirare, nella loro condizione sospesa tra l’essere il luogo privilegiato di un’avventura umana individuale e il microcosmo che si riferisce e vive nella dimensione planetaria, e che del pianeta rivela gli stupefacenti meccanismi biologici e le connessioni tra esseri viventi mostrandone al tempo stesso la crisi inarrestabile.

Scandiscono il programma alcuni giardini emblematici di questa tensione: quello di Prospect Cottage a Dungeness, il giardino sui ciottoli grigi tra il mare e la centrale nucleare, costruito e tanto amato dal regista Derek Jarman nei suoi ultimi mesi di vita, la cui bellezza straniante ha ispirato le composizioni dell’album I Should Have Been a Gardener; quello di Compton House (Groombridge Place nel Kent, nella realtà), nel quale si muove una aristocrazia decadente e a tratti grottesca le cui torbide trame saranno svelate dal giardino stesso, in uno scambio avvincente tra realtà e rappresentazione (I misteri del giardino di Compton House); e, infine, i giardini invisibili, quelli che potrebbero «non avere percorsi o pavimentazioni ma solo piante, animali, insetti, idee e ancora piante». (SZ)

 

Naturale inclinazione è un’iniziativa organizzata dalla Fondazione Benetton e curata da Simonetta Zanon (progetti paesaggio Fondazione Benetton), dedicata alla cultura del giardino e ispirata, fin dalla sua prima edizione, svolta nel 2011, alla figura di Ippolito Pizzetti (1926-2007), figura luminosa di studioso e progettista del giardino e del paesaggio, imprescindibile e costante punto di riferimento del lavoro della Fondazione su questi temi.

 

didascalia immagine:

modelli in cera di piante e fiori eseguiti nell’Officina ceroplastica del Museo Granducale di Porta Romana, fine XVIII inizio XIX secolo, vasi in porcellana Ginori (Raccolta dell’Orto Botanico dell’Università di Firenze). Foto Archivio Gallerie degli Uffizi, Firenze – Gabinetto Fotografico.