Prati urbani / City meadows

I prati collettivi nel paesaggio della città / Community fields in urban landscapes

a cura di / edited by Franco Panzini

Fondazione Benetton Studi Ricerche-Antiga Edizioni

Treviso 2018

edizione bilingue, in italiano e inglese

312 pagine, 146 illustrazioni a colori e 13 in bianco e nero

prezzo di copertina 25 euro, ISBN 978-88-8435-113-5

(Memorie, 18)

Il volume, curato da Franco Panzini, raccoglie contributi di: Jeppe Aagard Andersen, Jean-Marc Besse, Federica Dell’Acqua, Sonja Dümpelmann, Peter Del Tredici, Lars Hopstock, Imma Jansana, Norbert Kühn, Luigi Latini, Franco Panzini, Teri Rueb, Serena Savelli, Laura Tinti, José Tito Rojo, Elisa Tomat, Thaïsa Way, Udo Weilacher, Simonetta Zanon.

 

I prati comunitari, di proprietà civica o comunque collettiva, fanno parte di una storia anti-monumentale della città europea; lontani dall’estetica urbana codificata, hanno accompagnato discretamente il consolidamento e la formazione dei centri urbani moderni. Presenti nell’intera Europa, i prati civici sono stati ambiti per il divertimento collegiale e trasgressivo, luoghi di mercato e scambio per i prodotti delle campagne e delle manifatture cittadine, verdi spianate per il passeggio, sorta di “parenti poveri” e insieme precursori della grande tradizione dei parchi urbani.

È in questi lacerti incolti, intimamente legati alle storie delle città, che si è sperimentata per la prima volta l’associazione fra campagna e città, fra tessuto abitato denso e spazi vuoti verdeggianti; sono questi luoghi che hanno preparato il mutato atteggiamento culturale con cui oggi guardiamo ai processi naturali di occupazione vegetale di aree abbandonate, oltre che alle molte forme d’uso temporaneo che vi trovano spazio. I prati e la loro storia sono parte dell’attitudine con cui valutiamo il paesaggio urbano contemporaneo.

Sulle diverse declinazioni sociali e progettuali che questi luoghi hanno assunto, nel passato come nel presente, si è concentrata la discussione della tredicesima edizione delle Giornate internazionali di studio sul paesaggio, organizzate a Treviso dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche nei giorni 16 e 17 febbraio 2017. Ed è dalle discussioni intessute in quelle giornate che diciotto autori proseguono in questo volume l’approfondimento della tematica dei vasti vuoti urbani sedimentati nella storia della città e del loro valore, nel contesto di una ricerca aggiornata di nuove accezioni di spazio comune nella dimensione civica odierna.

 

Indice del volume

Prefazione / Foreword, di Luigi Latini, Franco Panzini, Simonetta Zanon

Fenomenologia dei prati comuni / Phenomenology of community lawns

Franco Panzini, Prati di città. Per una storia dei prati civici, 11 / Urban meadows. Towards a history of community fields, 29

José Tito Rojo, I prati nei giardini di al-Andalus, 38 / Meadows in the gardens of al-Andalus, 54

Jean-Marc Besse, Il paesaggio dei beni comuni: luoghi, pratiche, concetti, 64 / The landscape of common goods: places, practices, concepts, 71

Udo Weilacher, Lars Hopstock, Stabilizzare le strutture del paesaggio per abitare gli spazi urbani, 77 / Stabilizing landscape structures for living urban spaces, 93

Serena Savelli, Nuovi prati: cinque caratteri distintivi di una natura urbana polimorfa, 102 / New commons: five distinctive features of polymorphic urban nature, 109

Disegnare con le piante spontanee / Designing with weeds

Elisa Tomat, Le parole dei prati, 115 / The words of meadows, 125

Norbert Kühn, Interagire con la natura urbana. Come la vegetazione spontanea migliora gli spazi verdi postmoderni, 130 / Interacting with urban nature. How spontaneous vegetation enhances postmodern greenspaces, 146

Peter Del Tredici, Teri Rueb, Navigare nella natura al suono di un’app, 159 / Navigating nature with a cell phone and a sound app, 169

Narrazioni / Narrations

Luigi Latini, Amsterdam, il Museumplein nello sguardo di un paesaggista scandinavo, 1992-1999, 175 / Amsterdam, the Museumplein through the gaze of a Scandinavian landscape architect, 1992-1999, 186

Jeppe Aagard Andersen, Elogio della panchina, 190 / In praise of the park bench, 194

Laura Tinti, Tra disciplina e consuetudine. Prati di notte, 196 / Balancing regulations with custom. Meadows by night, 210

Atlante / Atlas

Sonja Dümpelmann, Aeroporti come prati comuni, 217 / Airport commons, 228

Federica Dell’Acqua, Tempelhof e altre esperienze berlinesi. Alla ricerca dei tratti del parco contemporaneo, 235 / Tempelhof and other Berlin experiences. Exploring the features that distinguish contemporary parks, 244

Thaïsa Way, Gas Works Park come bene comune: l’impegno nella sfera pubblica, 250 / Gas Works Park as commons: engaging in the public realm, 260

Imma Jansana, Spazi collettivi nei limiti della metropoli. El Prat de Llobregat a Barcellona, 265 / Public spaces on the fringe of the metropolis. El Prat de Llobregat in Barcelona, 273

Simonetta Zanon, Un prato per la città di Treviso, 276 / A prato for the city of Treviso, 286

Note sugli autori / Notes on authors, 293

Indice dei nomi e dei luoghi / Index of names and places, 301

 

Franco Panzini, architetto e storico del paesaggio è docente presso l’Università Iuav di Venezia e la Scuola di Architettura dell’Università Roma 3. Ha pubblicato numerosi libri sulla storia del giardino e degli spazi verdi urbani, fra i quali Giardini storici. Teoria e tecniche di conservazione e restauro (Officina, Roma 1985, 19892, 19963), Per i piaceri del popolo. L’evoluzione del giardino pubblico in Europa dalle origini al XX secolo (Zanichelli, Bologna 1993; il libro ha ricevuto il Premio Internazionale Grinzane Hanbury Botanic Gardens), Giardini delle Marche (Federico Motta, Milano 1999), Progettare la natura (Zanichelli, Bologna  2005, edizione in portoghese rivista e ampliata Projetar a natureza, Senac-São Paulo 2013). Fra i suoi saggi più recenti: Pines, Palmes and Holm Oaks: Historicist Modes in Modern Italian Cityscapes (in Modernism and Landscape Architecture, 1890-1940, National Gallery of Art-Yale University Press 2015), Working with architects: collaborations, 1937-60 (in Pietro Porcinai and the Landscape of Modern Italy, Ashgate, Londra  2016), Las Geometrias del Agua (in Burle Marx. Paisajes del Agua, TC Cuadernos, Valencia 2015), Chandigarh, ciudad de los árboles (in Paisaje Con+Texto, EUG, Granada 2016). È membro dell’Associazione Italiana degli Architetti del Paesaggio (AIAPP) e della Society of Architectural Historians (SAH); rappresentante regionale dell’APGI (Associazione Parchi e Giardini d’Italia), membro del comitato direttivo dell’Associazione Pietro Porcinai.