Tessere giapponesi

secondo incontro sull’arte del kimono e i suoi legami con la cultura giapponese
, ore
Treviso, spazi Bomben

Il filone d’incontri e conferenze “Giappone” si arricchisce quest’anno di una nuova serie di appuntamenti che, a partire dalla cospicua collezione Manavello di Treviso, aprirà le porte alla conoscenza dal vero del mondo del kimono e delle arti a esso collegate. Ogni appuntamento sarà focalizzato su tema specifico e sarà articolato in due momenti: la presentazione e la descrizione di alcuni kimono, che saranno esposti, e, a seguire, una conferenza sulla tematica in programma. Collaborerà e parteciperà ad alcuni incontri Silvia Vesco, docente di Storia dell’arte giapponese all’Università Ca’ Foscari di Venezia.

 

Mercoledì 29 novembre alle ore 18 il secondo appuntamento:

Il kimono e la pittura del mondo fluttuante

 con interventi di Lydia Manavello e Silvia Vesco

 

L’ukiyo-e, ovvero “la pittura del mondo fluttuante”, sviluppatosi in Giappone soprattutto nel Settecento fino al secolo successivo, è oramai conosciuto in tutto il mondo grazie all’opera di artisti come Hokusai, Hiroshige, Utamaro, Harunobu, Sharaku e tanti altri che hanno raffigurato scene del rutilante tempo a loro contemporaneo con attori, artisti di strada, cortigiane e scenari paesaggistici disposti lungo le vie commerciali.

Originalmente pregno di significati religiosi intesi a sottolineare la caducità del mondo e della vita, ukiyo è stato adottato nel corso del Seicento come termine per indicare uno stile di vita tutto votato al tempo presente, alle sue opportunità e ai suoi piaceri, che si coglievano con la stessa naturalezza con cui si poteva godere della luna nel cielo o del cadere dei fiori o delle foglie: seguendo semplicemente il fluire della vita.

I soggetti ritratti, sono quindi strettamente legati alla vita di tutti i giorni e venivano poi diffusi con una tecnica a stampa che ne moltiplicava gli esemplari. Al pari delle nostre locandine, per esempio, promuovevano un certo spettacolo di teatro che vedeva attivi alcuni grandi attori, puntualmente ritratti nelle loro tipiche espressioni oppure scene di vita cittadina che vedevano come protagoniste donne in vari momenti della giornata avvolte in coloratissimi kimono.

Il Settecento è il secolo dei grandi maestri, che ne hanno esplorato tutti gli ambiti, rivelando una ricchezza di temi, forme e linee che rendono ancora oggi l’ukiyo-e una delle espressioni artistiche più rappresentative della cultura giapponese. Un modo di rappresentazione divenuto così famoso da fare la sua comparsa sui kimono con immagini ben riconoscibili per la gente del tempo e che saranno identificate e illustrate da Lydia Manavello e Silvia Vesco.