Paesaggio Costituzione cemento

conversazione pubblica
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Confronto pubblico sui temi al centro del libro di Salvatore Settis, edito da Einaudi nel 2010.

 

Con l’autore ne discuteranno Domenico Luciani, Comitato scientifico della Fondazione Benetton, e Gherardo Ortalli, Università Ca’ Foscari di Venezia.

 

Le tesi al centro del libro sono l’esito del lungo lavoro di Salvatore Settis a servizio dei beni culturali del nostro paese. Già direttore del Getty Research Institute for the History of Art and the Humanities di Los Angeles e della Scuola Normale Superiore di Pisa, archeologo e storico dell’arte, Salvatore Settis è da sempre presenza attiva nel dibattito politico culturale italiano.

L’analisi del volume parte dalla considerazione che i danni al paesaggio ci colpiscono tutti, come individui e come collettività. Uccidono la memoria storica, feriscono la nostra salute fisica e mentale, offendono i diritti delle generazioni future.

 

L’ambiente è devastato impunemente ogni giorno, il pubblico interesse calpestato per il profitto di pochi.

 

Le leggi che dovrebbero proteggerci sono dominate da un paralizzante “fuoco amico” fra poteri pubblici, dai conflitti di competenza fra Stato e Regioni.

 

Ma in questo labirinto è necessario trovare la strada: perché l’apatia dei cittadini è la migliore alleata dei predatori senza scrupoli. È necessario un nuovo discorso sul paesaggio, che analizzi le radici etiche e giuridiche della tradizione italiana di tutela, ma anche le ragioni del suo logoramento. Per non farci sentire fuori luogo nello spazio in cui viviamo, ma capaci di reagire al saccheggio del territorio facendo mente locale. La qualità del paesaggio e dell’ambiente non è un lusso, è una necessità, è il miglior investimento sul nostro futuro. Non può essere svenduta a nessun prezzo.

Contro la colpevole inerzia di troppi politici, è necessaria una forte azione popolare che rimetta sul tappeto il tema del bene comune come fondamento della democrazia, della libertà, della legalità, dell’uguaglianza.

 

Per rivendicare la priorità del pubblico interesse, i legami di solidarietà che sono il cuore e il lievito della nostra Costituzione.