Mente e bellezza – Mente e paesaggio

presentazione pubblica
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Che cosa ci incanta di fronte a un paesaggio? Quali sono le ragioni che lo fanno somigliare a un’opera d’arte? Un luogo di elezione che assume a volte il timbro di una sinfonia e ci consegna il conforto di un calore quasi materno? Quando ci perdiamo in un quadro o nelle forme di una scultura cosa ci sta accadendo? Come può un verso di una poesia risuonare dentro di noi fino al pianto? Perché creare o affrontare l’inedito ci attrae e ci fa paura allo stesso tempo?

 

Ugo Morelli, professore di Psicologia del lavoro e dell’organizzazione all’Università di Bergamo, e presidente del Comitato scientifico della Scuola per il governo del territorio e del Paesaggio alla Trentino School of Management di Trento, discuterà di questi temi, al centro dei suoi saggi Mente e paesaggio (Bollati Boringhieri, 2011) e Mente e bellezza (Umberto Allemandi & C., 2010), nel corso di una conversazione pubblica con Domenico Luciani, coordinatore del Comitato scientifico della Fondazione.

 

In Mente e paesaggio, il paesaggio, analizzato usando, tra l’altro, le vie delle scienze cognitive, diviene spazio di vita che connette il mondo esterno con il nostro mondo interno. Esso è sia dentro che fuori di noi e, mentre lo creiamo con la nostra immaginazione, a sua volta influenza i nostri stati d’animo, la qualità della nostra vita e la vivibilità nostra e della nostra specie. Ed è proprio la fondamentale coappartenenza di uomo e paesaggio a dettare uno dei precetti meno eludibili dei nostri tempi, ossia la responsabilità nei confronti dei luoghi.

 

La creatività, l’arte e l’innovazione sono invece al centro di Mente e bellezza. L’ipotesi centrale del libro è che la nostra è una specie naturalmente creativa, contraddistinta da una distinzione, la tensione rinviante, che ci porta a creare costantemente i mondi che abitiamo, fino alla creatività artistica che è uno dei vertici della creatività umana.