Gli antichi vigneti di borgo Baver

I luoghi di valore e la cura del paesaggio
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Esattamente un anno fa, il 24 maggio 2013, nell’ambito del progetto Luoghi di valore e a partire da tre casi emblematici e molto problematici, ci si interrogava su come includere nei processi decisionali le aspirazioni e i desideri delle popolazioni, riconoscendo la mancanza di strumenti adeguati e una persistente difficoltà a codificare prassi efficaci per i processi di coinvolgimento, al di là di buone pratiche accessorie, volontarie e occasionali.

Per i vigneti di Baver, piccolo borgo del comune di Godega di Sant’Urbano, l’impegno degli abitanti, avviato nel 2007 con la partecipazione alla prima edizione di Luoghi di valore, sembra aver aperto una strada differente in cui un primo passo, molto significativo, è il recente riconoscimento ufficiale dell’interesse culturale etnoantropologico particolarmente importante, che scongiura definitivamente il rischio cementificazione.

Gli antichi vigneti diventano così un laboratorio nel quale si sperimenta la cura del paesaggio non solo attraverso il mantenimento di antiche e sapienti pratiche agricole ma anche grazie a strumenti aggiornati, e inediti, di protezione e valorizzazione dei luoghi.

La vicenda si presta a un aggiornamento della riflessione sulla necessità e la fertilità del dialogo e della condivisione tra tutte le parti in causa e sulle prospettive concrete che la cittadinanza attiva e la consapevolezza degli abitanti offrono per la salvaguardia di tutti i luoghi.

 

Introduzione di Simonetta Zanon (coordinamento del progetto Luoghi di valore).

Interventi di Massimo Rossi, (Fondazione Benetton Studi Ricerche, responsabile della cartoteca), Ugo Soragni (direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Veneto) e Tiziano Tempesta (dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali Università degli Studi di Padova).

Tavola rotonda con Nadia Breda (docente di Antropologia culturale Università di Firenze), Augusto Fabris (Associazione Culturale Borgo Baver), Luigi Latini (presidente del Comitato scientifico della Fondazione Benetton Studi Ricerche), Vito Lattanzi (Soprintendenza Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”, Roma), Marica Mercalli (soprintendente ad interim per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso), Roberto Netto (Associazione Culturale Borgo Baver), Giuseppe Rallo (Soprintendenza beni architettonici e paesaggistici province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso) con il coordinamento di Marco Tamaro, direttore della Fondazione Benetton Studi Ricerche.

Al termine brindisi con Merlot e un vaggio di Verdiso, Bianchetta e Malvasia di Candia dal vigneto di borgo Baver.