Il cinema e la città

Lezioni di cinema e architettura urbana
, ore
Treviso, spazi Bomben

A partire da lunedì 20 maggio 2024, per tre lunedì consecutivi, dalle ore 20.30 alle 22.30, Cineforum Labirinto e FATV – Fondazione Architettura Treviso, in collaborazione con la Fondazione Benetton Studi Ricerche e l’Ordine degli Architetti PCC Provincia di Treviso, organizzano, nell’auditorium degli spazi Bomben di Treviso, “Il cinema e le città. Lezioni di cinema e architettura urbana”, un seminario articolato in tre lezioni e dedicato a un’indagine sul territorio di confine tra cinema e architettura attraverso il punto di vista dello spazio urbano.

Partendo dal commento delle sequenze dei film selezionati, Marco Bellano, dicente di Cinema all’Università di Padova, analizzerà il rapporto tra cinema e architettura affrontando i seguenti temi: La città del futuro. Architetture d’avanguardia sul grande schermo (20 maggio), a partire dai film Metropolis (1927) e Blade Runner (1982); La città animata. Itinerari urbani nel cinema d’animazione (27 maggio), analizzando, tra le altre, le pellicole Ghost in the Shell (1995), La città incantata (2001), Tokyo Godfathers (2003), Ratatouille (2007); Venezia e il cinema. Ritratto cinematografico della città lagunare (3 giugno), dai film Otello (1951), La morte a Venezia (1971), Casanova (1976), Indiana Jones e l’ultima crociata (1989) e molti altri ancora.

 

Il seminario, ideato e curato da Marco Bellano, è rivolto a studenti, architetti, designer, videomaker, insegnanti e appassionati di cinema che vogliano scoprire o approfondire il rapporto tra cinema e architettura attraverso l’analisi dei capolavori selezionati.

Il costo del corso è pari a 70 euro, ridotto a 50 euro per gli iscritti alle attività del 2024 di Cineforum Labirinto e per gli abbonati alle attività di “FATV 2024”. Per la partecipazione al seminario sono riconosciuti n. 6 CFp per gli iscritti all’Albo degli Architetti PPC.

Per iscrizioni e maggiori informazioni: cineforumlabirinto@gmail.com / 340 7417350

 

IL PROGRAMMA

1° incontro | LA CITTÀ DEL FUTURO | 20 Maggio 2024

Lo slancio verticale di New York verso il cielo catturò gli occhi del regista Fritz Lang, e vi rimase impresso in maniera indelebile. Nel primo Novecento, nessun paesaggio urbano sembrava più vicino al futuro e alle sue utopie: ecco perché Metropolis (1927), film destinato a cambiare per sempre l’immaginario fantascientifico del secolo, fece dilagare il modello del grattacielo americano in una scenografia implacabilmente verticale. Lang, però, sapeva che quell’esuberanza architettonica non poteva vivere senza fondamenta; ed ecco allora perché il suo film si spingeva anche nel sottosuolo, offrendo una metafora semplice ma universale dell’eterna lotta tra le classi sociali. Nel 1982, Ridley Scott avrebbe fatto suoi gli aspetti più amari della riflessione di Lang in Blade Runner, altra rivoluzione nella fantascienza, ispirata qui da Philip K. Dick e dall’immaginario cyberpunk. Metropolis sarebbe allora diventata la sconfinata Los Angeles di un ipotetico 2019, sommerso da una pioggia interminabile e teatro di una caccia labirintica, dove è in palio il concetto stesso di umanità.

 

2° incontro | LA CITTÀ ANIMATA | 27 Maggio 2024

Nell’animazione, tutto accade per la prima volta sullo schermo; perché accada tutto nel modo corretto, tuttavia, è necessario un lavoro di progettazione estremamente minuzioso. Far emergere da questa progettazione la sensazione di uno spazio urbano coerente e comunicativo è una sfida virtuosistica; quando questa viene vinta, i risultati diventano indimenticabili. Ecco perché le città animate finiscono spesso per rubare la scena, diventando personaggi carismatici. Lo vedremo, ad esempio, nell’universo cyberpunk di Ghost in the Shell (1995), che rivisita Hong Kong; o nel misterioso stabilimento termale di La città incantata (2001). Ci sarà spazio anche per città-personaggio che indossano la maschera della satira, come la New York di Appuntamento a Belleville (2003); oppure per la nostalgica e “sensoriale” Parigi di Ratatouille (2007). Avremo modo di incontrare, tuttavia, anche varie altre città animate, perché la mappa di questo speciale territorio cinematografico è troppo vasta e allettante.

 

3° incontro | VENEZIA E IL CINEMA | 3 Giugno 2024

La sua luce, i suoi simboli, i suoi spazi sono talmente inconfondibili da diventare icone universali; proprio per questo, tuttavia, l’immagine cinematografica di Venezia ha finito per assumere una vita propria, dove la vera città lagunare rivela nuovi volti o si trasforma nell’emblema di un sogno esotico o di un ideale. Frammenti di Venezia, per esempio, vanno a ricomporre il paesaggio di un’antica Cipro nell’Otello (1951) di Orson Welles; e il Lido, che invece viene mostrato per ciò che è, racconta in Morte a Venezia (1971) di Luchino Visconti il confine estremo dell’esistenza. D’altra parte, Danilo Donati reinventò Venezia sotto l’impeto visionario di Federico Fellini nel Casanova (1976), eppure lo spirito della città rimase intatto; e così anche avvenne nel terzo capitolo delle avventure di Indiana Jones, L’ultima crociata (1989), dove quello che sembra il Canal Grande è talvolta il Tamigi. Ma Venezia si è specchiata nello schermo del cinema molte altre volte: avremo modo di cogliere, dunque, anche qualche altro dei suoi riflessi tra i fotogrammi.