Lanzarote, Jardín de Cactus, film documentario

regia di Ziyah Gafić, 2017

Film documentario prodotto dalla Fondazione Benetton dedicato al luogo designato dal Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2017.

Regia di Ziyah Gafić

 

Gli abitanti di Lanzarote hanno più volte reagito a un processo di annullamento del proprio luogo di vita, ricavando da questi paesaggi vulcanici principi vitali legati alla coltivazione delle piante e ad azioni creative che hanno generato nell’isola la consapevolezza di una bellezza latente, quella bellezza che con César Manrique, nel secolo XX, hanno imparato a riconoscere esplorando una materia apparentemente sterile e un diverso modo di abitare e convivere, anche con le insidie dello sfruttamento turistico.

Ed è soprattutto a un tratto speciale e pervasivo di quest’isola che il Premio Carlo Scarpa rivolge la sua attenzione: a quella costellazione di cave e crateri, all’interno dei quali l’uomo ha sviluppato nel tempo forme e pratiche di cura della terra che oggi costituiscono un insegnamento pregnante sul rapporto tra ecologia e cultura, una lezione inedita sulla capacità di indirizzare gli sguardi estetici di un sapere esperto verso un’esperienza collettiva.

Di questa lezione il Jardin de Cactus rappresenta una sintesi capace di parlare insieme, liberamente, il linguaggio dell’arte, quello del lavoro della terra e quello di una visione etico-politica necessaria per il futuro del nostro paesaggio.

 

Lanzarote, Jardín de Cactus

Film documentario 16:9 HD / col. / sound stereo 2017, durata 29’

Riprese, regia e montaggio di Ziyah Gafić

 

Film realizzato nell’ambito delle attività del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2017, coordinate da Patrizia Boschiero, responsabile delle edizioni della Fondazione Benetton Studi Ricerche, e da Luigi Latini, presidente del Comitato scientifico della Fondazione, con la collaborazione di Juan Manuel Palerm Salazar, professore di Architettura presso l’Universidad de Las Palmas de Gran Canaria e membro del Comitato scientifico della Fondazione.

Con Wolfredo Wildpret de la Torre (botanico), Lázaro Sánchez-Pinto (biologo), Juan Manuel Palerm Salazar (architetto), Fernando Gómez Aguilera (direttore della Fundación César Manrique), Fernando Castro Borrego (storico dell’arte), Antonio Martín Santos (giardiniere del Jardín de Cactus),Leandro Caraballo Umpiérrez, (ingegnere tecnico agrario), Miguel Pacheco (agricoltore e produttore di vino), Alejandro Besay (enologo), Juan Gopar (artista).

Traduzioni da spagnolo a italiano delle interviste: Manuela Cumbo; voce fuori campo: Patrizia Boschiero; traduzione da italiano a spagnolo: Esperanza Marrodán Ciordia.