Complesso memoriale di Jasenovac

Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino

XVIII edizione, 2007

La giuria del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino ha deciso all’unanimità di dedicare l’edizione 2007 a un vasto spazio aperto, appoggiato alla riva della Sava presso il villaggio di Jasenovac, in Croazia, fino al 1941 area di una fornace di mattoni, dal 1941 al 1945 campo di concentramento, e da allora sito memoriale, coacervo di segni, sedimenti, testimonianze, simboli che si sono stratificati nel tempo e ci aiutano ad affrontare la questione delle forme e delle vite di luoghi ai quali le comunità affidano il compito di mantenere e accumulare la memoria dei loro momenti più alti e più tragici.
Jasenovac ci mostra come la salvaguardia e la valorizzazione della memoria possano trovare proprio nell’invenzione artistica un potente alleato. E come la memoria possa farsi essa stessa luogo.
Qui, all’inizio degli anni sessanta del Novecento è stato infatti compiuto, da un architetto serbo, “uomo di lettere”, sindaco di Belgrado dal 1982 al 1986, Bogdan Bogdanovic, un gesto sorprendente di arte del paesaggio. Nell’assenza totale di reperti fisici della fornace e del campo di concentramento, eliminati già alla fine della guerra, l’inventore ha definito, con minuscoli movimenti di terra, toccanti segni contestuali che rinviano analogicamente alle baracche e alle attrezzature del campo di concentramento, lievi corrugazioni, quasi invisibili tumuli nella pelle del grande prato conterminato dalla linea di salici che definisce la riva del fiume. E nel punto in cui un paleoalveo del fiume offre lo specchio dell’acqua, ha fatto scaturire dalla terra, dalle viscere della terra, qualcosa che appare come una forma organica letteralmente sublime, una creatura enorme e fantastica, alta 24 metri, venuta finalmente a respirare, a captare la luce, un monumentum incaricato di definire il centro gravitazionale del complesso organismo spaziale memoriale.

Testo tratto dalla Motivazione del Premio Carlo Scarpa 2007, a cura della Giuria.