Blut und Boden: sviluppo, influenza e declino di un pensiero progettuale

 

Gianluca Drigo

Borsa di studio sul paesaggio edizione 2022/2023

area tematica Teorie e politiche per il paesaggio

tutor: Simonetta Zanon (responsabile area Progetti paesaggio), Luigi Latini (presidente del Comitato scientifico)

 

La ricerca ha avuto per oggetto l’indagine dei presupposti culturali, dello sviluppo, dell’influenza e del declino di un pensiero progettuale che caratterizzò la Germania del primo Novecento: il “Blut und Boden”. Più in particolare, la ricerca, attraverso l’analisi di figure come Lange, Seifert e Wiepking-Juergensmann, si è concentrata innanzitutto sulla definizione della specifica idea di Natura che caratterizzò la controversa progettualità di questi autori e sulla missione politica di stampo nazional-identitario che caratterizzò questo movimento. Ci si è inoltre soffermati sull’influenza che questa dottrina progettuale esercitò in contesti esterni allo spazio-tempo della Germania del primo Novecento (focalizzandosi sugli Stati Uniti, sulla Scandinavia, sull’Italia) e sulle radicali divergenze tra i codici progettuali del “sangue e suolo” e quelli che caratterizzano la recente pratica paesaggistica tedesca. Si è infine analizzata l’influenza che il “Blut und Boden” esercita sul dibattito contemporaneo sul concetto di “nativo” nel progetto di paesaggio. Gli esiti della ricerca, lungi dal riabilitare una teoria estremamente problematica sul piano etico-politico, segnalano il “Blut und Boden” come un pensiero progettuale capace di esercitare una silenziosa ma decisiva influenza sullo sviluppo del progetto del paesaggio del XX secolo, segnalando tuttavia l’inadeguatezza di queste teorie per affrontare il progetto del paesaggio nell’epoca della crisi climatica.

 

Gianluca Drigo, nel marzo del 2022 consegue la laurea in Architettura presso l’Università Iuav di Venezia, ottenendo la dignità di pubblicazione per la tesi intitolata “Progetto e Impero. La grammatica spaziale del potere”. L’esperienza di tesi, che si interroga sulle modalità di spazializzazione delle strategie di governance del potere, gli ha permesso di confrontarsi con esperienze progettuali e letteratura proveniente  soprattutto dalla Germania del primo Novecento, dell’URSS, dall’ America e dall’Italia. Nel periodo successivo alla laurea, parallelamente ad attività di collaborazione alla didattica presso IUAV di Venezia presso laboratori di progettazione architettonica e di teoria progettuale, indirizza la propria ricerca soprattutto sul progetto del paesaggio della Germania del primo Novecento, tema che successivamente approfondisce grazie alla Borsa di studio sul paesaggio della Fondazione Benetton 2023, di cui risulta vincitore.