Notizie dal Centro documentazione

Una nuova donazione di ventidue incisioni di Leonardo Castellani (1896–1984, artista e scrittore italiano) si aggiunge alle collezioni di libri, documenti, materiali e beni artistici già presenti Fondazione. 

Una selezione di opere realizzate tra il 1934 e il 1979, di ambito prevalentemente paesaggistico – luoghi, natura, vegetazione –, che integra quanto già donato, sempre dal figlio Claudio, nel 2018. 

Leonardo Castellani si forma all’Accademia di Belle Arti di Firenze; dal 1930 e per oltre trent’anni tiene la cattedra di calcografia all’Istituto per l’Illustrazione e la Decorazione del Libro di Urbino, affiancando all’attività di insegnamento un’intensa produzione artistica tra incisione (oltre millecinquecento lastre) e pittura. 

Le sue opere sono state esposte in numerose mostre personali, collettive, antologiche a Urbino, Faenza, Klagenfurt, Milano, Roma. Tra le sue opere letterarie più importanti: Quaderni di un calcografo (1955) e Carte sotto stampa (1974).

Se, agli inizi, l’incisione avrà nella figura umana e nella natura morta i soggetti di riferimento, è il paesaggio a diventare il fulcro dell’esperienza di Castellani; le sue opere entrano così in dialogo con le altre incisioni che la Fondazione conserva e che, spesso, ha ricevuto in dono: da quelle di Lino Bianchi Barriviera, relative a luoghi italiani e africani, a quelle dell’Associazione Nazionale Incisori Contemporanei, sino alle collezioni di ambito cartografico trevigiano, tra cui quella di Domenico Vianello Bote, che costituiscono, oltre che testimonianza di importanti produzioni artistiche, una delle molteplici fonti di studio e di lavoro per chi si occupa di paesaggio.