Beethoven. Quasi una fantasia

video–racconto

Apertosi con i migliori auspici come l’anno internazionale beethoveniano, il 2020 ha visto naufragare le grandi celebrazioni europee per i 250 anni dalla nascita di quello che viene considerato il compositore più rappresentativo di una Europa nuova e piena di speranze: Ludwig van Beethoven (1770-1827).

 

Anche la Fondazione Benetton aveva avviato la programmazione di un “Progetto Beethoven” poi sospesa a seguito delle disposizioni del governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria, che hanno chiuso e silenziato le sale da concerto e i teatri.

 

Nasce così Beethoven. Quasi una fantasia, un breve documentario in tre puntate, pensato anche per la distribuzione nelle scuole, realizzato con la regia di Marco Pavan, da un’idea di Stefano Trevisi, consulente per le attività musicali della Fondazione Benetton, che racconta la vita di Beethoven, dal suo anno di nascita, il 1770, fino al termine di quello che gli studiosi chiamano “il secondo periodo” (1817).

 

Attraverso la lettura delle lettere e dei diari del compositore e l’esecuzione di alcune pagine musicali selezionate, il racconto della vita di Beethoven si dipana come la storia di un ragazzo ricco di talento, che, nella Vienna patria europea della musica, trova il terreno più idoneo per far fiorire il suo genio. Una vita ricca di contenuti e di aneddoti che vengono narrati lungo il corso delle tre puntate in programma, con l’intenzione di celebrare, ma soprattutto di far conoscere, l’esistenza di Beethoven, fortissimamente connessa alla sua produzione musicale. Sullo sfondo, la tragedia della sua sordità che, se da un lato, negli anni, lo porterà gradualmente a un isolamento dalla realtà sonora, dall’altro, non gli sarà di ostacolo né per comporre, né per intrattenere relazioni personali, come testimoniato dai suoi Diari e dai suoi Quaderni di conversazione.

 

Il video–racconto, dedicato alla memoria di Marco Tamaro (1959–2020) che con grande entusiasmo aveva avviato il progetto, è stato girato nei luoghi della Fondazione Benetton Studi Ricerche, in particolar modo in quella casa Luisa e Gaetano Cozzi nella campagna di Zero Branco (Treviso), che è diventata negli anni un centro di incontro e scambio per musicisti e giovani interpreti da tutto il mondo.

 

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Un progetto della Fondazione Benetton Studi Ricerche in occasione del 250° anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven, da un’idea di Stefano Trevisi, consulente per le attività musicali della Fondazione.

 

Testi e narrazione di Stefano Trevisi; regia di Marco Pavan, con la collaborazione di Lucio Montagner.

durata: prima puntata 28 minuti, seconda puntata 30 minuti, terza puntata 41 minuti.

 

Con la partecipazione di Marina Grasso, giornalista culturale; Igor Cognolato, pianista; Roberto Anglisani, attore; Francesca Paola Geretto, soprano; Stefano Trevisi, pianoforte; Vera Cecino, pianoforte; Giulia Scudeller, violino; Riccardo Baldizzi, violoncello; Elia Cecino, pianoforte; Giulia Toniolo, pianoforte.

 

Riprese video realizzate a Treviso nella chiesa di San Teonisto e palazzo Bomben, a Zero Branco (Treviso) nella casa Luisa e Gaetano Cozzi; mix audio: Soundrivemotion; produzione esecutiva: Alessandra Buso; comunicazione: Silvia Cacco, Daniela Colaci, Raffaella Bonora; per la scuola: Nicoletta Fermi.

 

Si ringrazia per la collaborazione: Associazione Musikdrama, diretta da Elisabetta Maschio; Roberto Paglia.