La biblioteca incontra 2012

appuntamenti pubblici dedicati alle collezioni del centro documentazione

Riprendono gli incontri nella biblioteca della Fondazione, inaugurati l’inverno scorso e pensati per promuovere la conoscenza di specifiche sezioni del patrimonio del centro documentazione, che comprende una ricca collezione di libri e documenti sui temi del paesaggio, della storia veneta e della storia e civiltà del gioco.

 

Quest’anno, nei tre appuntamenti in programma fra febbraio e maggio 2012, interverranno non solo studiosi che frequentano da tempo la biblioteca, ma anche studenti delle scuole superiori cittadine che – incrociando il percorso di studio curriculare con la ricerca in biblioteca – attraverso la loro sensibilità, daranno conto della loro esperienza nella ricerca bibliografica su argomenti quali la pittura di paesaggio e i percorsi della memoria storica.

 

martedì 28 febbraio 2012 ore 18

Cosa è stato scritto su Treviso

Umberto Zandigiacomi, architetto e urbanista

L’incontro è l’occasione per illustrare alcune fonti per lo studio della storia della città dall’antico manoscritto di Bartolomeo Burchelati Sconci e diroccamenti di Trivigi… (nella trascrizione di Giovanni Netto) ai più recenti Storia della città di Treviso dal periodo napoleonico all’anno 1943 (elaborato del PRG di Giorgio Amati) e lo Schema di massima per il Piano Particolareggiato per il Centro Storico del 1976-77.

 

lunedì 23 aprile 2012 ore 18

Il paesaggio nella pittura 

Alcuni studenti del Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” di Treviso, coordinati dalle docenti Paola Bellin e Giovanna Quarto intervengono commentando la ricca sezione dedicata a questo tema presente nella biblioteca.

 

martedì 29 maggio 2012 ore 18

La biblioteca di Ippolito Pizzetti

Domenico Luciani, architetto e paesaggista

La biblioteca di Ippolito Pizzetti, donata alla Fondazione Benetton nel 1992, viene riattraversate ripercorrendone il profilo ed evidenziandone le caratteristiche salienti. Si tratta di un incontro particolarmente significativo perché indaga, attraverso i suoi libri, il paesaggista insigne e a lungo partecipe, sin dai primi anni, delle attività scientifiche della Fondazione.