Vandali. L’assalto alle bellezze d’Italia

presentazione pubblica
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Gian Antonio Stella presenta il suo libro, scritto insieme a Sergio Rizzo, e pubblicato da Rizzoli nel 2011.

 

Il tempio di Apollo a Selinunte ingabbiato per undici anni dalle impalcature solo perché nessuno le smonta. La meravigliosa campagna veneta di Palladio e del Giorgione «intossicata, sconquassata rosicchiata, castrata», come dice il poeta Andrea Zanzotto, da un caos di villette, ipermercati e capannoni. I mosaici di Pompei che si sgretolano perché l’ultimo mosaicista è in pensione da un decennio mentre il commissario compra mille bottiglie di vino “pompeiano” da cinquantacinque euro l’una e ne spende centotremila per censire cinquantacinque cani randagi. L’inestimabile villaggio preistorico di Nola affogato nell’acqua perché la pompa non funziona.

 

Le uniche ricchezze che abbiamo, il paesaggio, i siti archeologici, i musei, i borghi medievali, la bellezza, sono sotto attacco. Un incubo culturale, un’angoscia economica. Eravamo i primi al mondo nel turismo: siamo precipitati per competitività al 28˚ posto. E il portale italia.it, costato milioni di euro, è 184.594˚ fra i siti web più visitati del pianeta.

 

Una classe dirigente seria sarebbe allarmatissima. La nostra no. Anzi, la cattiva politica è tutta concentrata su se stessa. I suoi riti. Le sue risse. E si tiene stretti tutti i privilegi. Le sole auto blu costano due volte e mezzo l’intero stanziamento per i Beni culturali, dimezzato in dieci anni. E con le doppie pensioni da parlamentare e deputato regionale c’è chi prende dieci volte lo stipendio di un archeologo…