Giochi tradizionali, di strada e di comunità

l’Associazione Giochi Antichi di Verona e il suo festival “Tocatì”
, ore
online sulla piattaforma Zoom

La Fondazione Benetton propone un nuovo appuntamento online dedicato ai temi della ludicità, settore di ricerca, edizione e divulgazione della Fondazione sin dall’inizio degli anni novanta, indagato nelle sue svariate dimensioni e manifestazioni storiche, sociali, antropologiche.

 

Martedì 23 marzo alle ore 18, sulla piattaforma Zoom (link iscrizione), l’incontro sarà dedicato alle attività e peculiarità dell’Associazione Giochi Antichi di Verona e in particolare a quello che, dal 2003, è il suo festival internazionale dei giochi in strada: “Tocatì”, manifestazione che si svolge ogni anno a Verona a inizio settembre, dedicata ai giochi tradizionali.

Per fare qualche esempio a testimonianza della varietà e della ricchezza dei giochi tradizionali di comunità tuttora vivi nella penisola italiana (e valorizzati dalla speciale edizione 2020 del festival), ricordiamo lo “tsan” della Valle d’Aosta, simile al baseball contemporaneo; la voga alla veneta delle remiere di Burano, a Venezia; i diversi giochi dei birilli praticati a Farigliano, in Piemonte, e a Montebello Jonico, in Calabria; le rotoballe di paglia, spinte da giocatori che fanno rivivere un’antica pratica dei mugnai del cremonese connessa alla sostituzione delle macine dei mulini ad acqua; una sorta di “pelota valenciana”, giocata con una palla di pelle e fibra di canapa dai ragazzi di Gemona del Friuli; o ancora il gioco tradizionale delle noci praticato a Monterosso al Mare, nel Parco Nazionale delle Cinque Terre; il formaggio rotolante, detto il “maiorchino”, che fa scoprire i viottoli in discesa di Novara di Sicilia, pratica che richiama l’usanza dei contadini di testare così le forme di formaggio; la lotta sarda tradizionale “S’Istrumpa”, manifestazione ludica di virilità tuttora praticata a Ollolai, in provincia di Nuoro.

 

Nell’ambito delle attenzioni che da molti anni la rivista «Ludica. Annali di storia e civiltà del gioco» e in generale il settore “ludico” della Fondazione dedica all’Associazione Giochi Antichi e al Tocatì, interverranno, con Gherardo Ortalli, direttore di «Ludica»: il presidente dell’Associazione Giochi Antichi Giorgio Paolo Avigo, che racconterà origini, storia, impegni attuali e progetti per il futuro dell’Associazione; il vicepresidente Giuseppe Giacon, che presenterà “Tocatì” nel suo rapporto con il pubblico, con le comunità di gioco e dal punto di vista del suo significato per una trasmissione diffusa della ludicità oggi; l’ antropologa culturale Valentina Lapiccirella Zingari, membro del Global Network UNESCO ICH-Facilitator, che si soffermerà sulla candidatura UNESCO di “Tocatì” al Registro delle buone pratiche per la salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale.

 

L’incontro sarà un’occasione per presentare anche immagini di esperienze ludiche passate, con il recupero di giochi tradizionali ancora oggi praticati in contesti speciali, mantenendo tutta la loro vitalità e proponendosi come testimonianza di usi e consuetudini non soltanto sociali ma anche culturali nel senso più proprio del termine. Si tratta di una riprova della robustezza e importanza di realtà di giochi in grado di resistere al tempo grazie ai loro valori intrinseci, meritevoli di essere difesi e valorizzati. Nonostante la loro talvolta apparente marginalità, si tratta di un prezioso patrimonio di esperienze il cui valore e il cui significato non possono andare perduti se non a rischio di un impoverimento collettivo. La loro salvaguardia diventa perciò un impegno primario, sempre ricordando che anche il gioco e più in generale la ludicità sono elementi fondamentali del vivere collettivo e dunque da salvaguardare.