Edifici ex industriali e aree dismesse itinerario tra paesaggio e arte, in biblioteca

nell'ambito di "La biblioteca incontra… 2014"
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Intervengono Esperanza Marrodán Ciordia, architetto e paesaggista, Università di Navarra e Luigi Latini, architetto e paesaggista, Università Iuav di Venezia-Fondazione Benetton Studi Ricerche.

L’incontro è l’occasione per ripercorrere, in forma di dialogo, gli esiti e le riflessioni di una ricerca su questo tema, che si muove con sguardo multidisciplinare, e per delineare contestualmente un profilo critico della bibliografia attraversata e disponibile nel centro documentazione della Fondazione.

 

Nei primi anni settanta del secolo scorso il processo di deindustrializzazione ha cominciato a devastare l’Europa. A partire da Inghilterra, Belgio e Germania, per arrivare a Francia, Italia e Spagna, tutta l’Europa ha visto fallire le grandi aziende, chiudere le fabbriche, abbandonare le aree industriali. E così, come un paesaggio dopo una battaglia, il XXI secolo appare crivellato dai resti della vecchia civiltà industriale: quartieri vuoti, palazzi silenziosi, ciminiere spente, strani artefatti arrugginiti e paesaggi desolati.

Quegli “oggetti” nati come scenari frenetici, ora, vuoti e silenziosi, esercitano un altro fascino: sono luoghi con proprie leggi, con un proprio ordine implicito, cui è difficile accedere mediante i parametri noti all’architettura e all’urbanistica. Fin dall’inizio, infatti, sono state altre discipline a rivolgere lo sguardo a questa nuova realtà. Gli archeologi, gli storici, i sociologi, hanno parlato di “memoria di lavoro” e coniato il concetto di “patrimonio industriale”, nel quale fotografi, registi e artisti hanno rinvenuto un alto potenziale estetico.

L’architetto può imparare da questo modo di guardare e di agire, trasformando la realtà attraverso le tecniche di esperienze artistiche correlate. I resti industriali – siano essi edifici o paesaggi – possono così diventare un campo di lavoro singolare, in cui i soggetti hanno fra loro relazioni di vario genere, imparando gli uni dagli altri, per arrivare a un progetto globale in grado di bilanciare passato e futuro. Nel corso dell’incontro Esperanza Marrodán Ciordia dialogherà con Luigi Latini, ripercorrendo le riflessioni e gli esiti emersi dal suo lavoro diricerca sul tema del recupero delle aree industriali dismesse, per delineare contestualmente un profilo critico della bibliografia attraversata e disponibile nella biblioteca della Fondazione Benetton Studi Ricerche.