Dieci parole per Giacomo Puccini

parole e musica
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A novant’anni dalla scomparsa di Giacomo Puccini (Lucca, 22 dicembre 1858-Bruxelles, 29 novembre 1924), la Fondazione Benetton Studi Ricerche e il Conservatorio Agostino Steffani di Castelfranco Veneto organizzano, nell’ambito del progetto Oltre la scena, l’evento Dieci parole per Giacomo Puccini, a cura di Elena Filini, critico musicale.

 

L’iniziativa, che ripete i fortunati esperimenti realizzati sulla figura di Mario Del Monaco nel 2012 e di Giuseppe Verdi nel 2013, propone un inedito itinerario nella vita e nelle opere del grande lucchese: a partire da dieci “parole chiave” si racconteranno l’esistenza, i capolavori e il pensiero dell’operista icona del Novecento italiano, in un evento che abbina alla multimedialità il fascino immortale della voce.

 

La visione di contributi video, a cura del Dipartimento di Musica elettronica del Conservatorio Steffani coordinato da Federico Pelle, sarà infatti intervallata dalla performance dal vivo di alcuni dei più brillanti studenti del Conservatorio: i soprano Fabiana Visentin e Ilenia Tosatto, il tenore Li Yanfeng, il baritono Ma Rui e il basso Arioli Xaferi, voci della classe di canto lirico di Enrico Rinaldo che, accompagnati al pianoforte da Romilda Beraldo, si alterneranno in arie e duetti da La bohéme, Rondine, Gianni Schicchi e Turandot.

 

Dal controverso rapporto famigliare, alle prime opere, sino alla fama di compositore internazionale, sarà così proposto un insolito profilo del compositore italiano.

 

«Raccontare i protagonisti dell’opera con nuovi strumenti, un linguaggio attuale e forme d’arte moderne è l’obiettivo di “Oltre la scena”» spiega Elena Filini che sta cercando nuove strade di divulgazione musicale. «Puccini, genio del melodramma e uomo imperfetto, emergerà da questa serata in tutto il suo talento e nelle sue debolezze private attraverso il racconto dell’infanzia e l’adolescenza da scavezzacollo all’istituto Pacini, per poi arrivare agli anni del Conservatorio in cui fu protagonista della Scapigliatura milanese. Non mancherà il sipario bucolico di Massaciuccoli, la campagna palustre dove troverà il luogo per scrivere e abbandonarsi alle passioni, prima tra tutte la caccia. E sullo sfondo della natura di Torre del lago prenderanno forma i capolavori da La bohéme a Tosca, sino a Butterfly e l’enigma di Turandot.

Il Puccini privato sarà poi declinato attraverso le relazioni e la tormentata vita sentimentale, l’ossessione per i motori e la tristezza degli ultimi anni in cui l’ispirazione pare spegnersi».