Borse di studio “Gaetano Cozzi”

cerimonia di premiazione, XXI edizione

anno accademico 2007-2008

Casa Luisa e Gaetano Cozzi

Per la Fondazione Benetton Studi Ricerche inserire la storia del gioco fra i settori di cui occuparsi ha significato reagire a un vecchio luogo comune: quello che relega le espressioni ludiche fra le cose non serie, dimenticando il ruolo che il passatempo, la festa, lo sport, il tempo libero, gli svaghi hanno sempre e dovunque nella vita delle società.
In questa linea due sono gli impegni di maggiore significato. Da un lato c’è la rivista «Ludica», punto di riferimento internazionale che dal 1995 ha raccolto articoli di circa 170 specialisti appartenenti a università e istituti di ricerca di ventidue diversi paesi. D’altro lato, espressamente dedicata ai giovani, c’è l’assegnazione di borse di studio a tesi di storia del gioco particolarmente meritevoli. Finora sono state premiate 51 tesi di laurea e dottorato tra le 464 presentate, discusse presso 49 università. Occuparsi di storia del gioco era un meditato impegno culturale, ma anche una scommessa non facile: i numeri sopra riportati ci dicono che la scelta era giusta.

Anche quest’anno la cerimonia di consegna si svolgerà a Zero Branco, nella casa di campagna generoso lascito testamentario del professor Gaetano Cozzi − il grande storico al quale le borse sono intitolate − che nella Fondazione ha svolto un ruolo di notevole rilievo. L’edizione attuale (la ventunesima) premia le tesi specialistiche di Giorgio Caccamo, Black Italians e Blues Noirs: dall’interdizione razziale all’integrazione dei calciatori di colore italiani e francesi, e di Nike Giurlani, Le Grandi Penne al Giro d’Italia, nonché la tesi di dottorato di Matteo Tassi, Dal colonialismo sportivo al calcio postcoloniale: lo sport nella costruzione dei nazionalismi in Africa Subsahariana.

La cerimonia si concluderà con un momento musicale, Fascino ispirato, sensualità ispiratrice, con Agnieszka Brandys, mezzosoprano e Stefano Trevisi, pianoforte. Saranno proposti alcuni dei venti lieder per voce e pianoforte che il celebre compositore polacco Fryderyk Chopin scrisse nel corso della sua brillante carriera. Pagine ispirate dalle stesse poetiche della musica strumentale, i lieder di Chopin sono rare perle del catalogo dell’autore, ancora poco note al grande pubblico, che, nei duecento anni dalla nascita del maestro, saranno interpretate dalla polacca Brandys.