Bio esseri di Pino Guzzonato

Metafora dell’evoluzione tra natura e arte
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Treviso, Ca’ Scarpa

Mostra organizzata da Fondazione Benetton Studi Ricerche / Ca’ Scarpa

a cura di J.K. Mauro Pierconti, storico dell’architettura, curatore dello spazio espositivo di Ca’ Scarpa

 

L’isolamento imposto dal periodo della pandemia ha portato a maturazione in Pino Guzzonato forme e immagini che poi, in modo quasi frenetico, si sono materializzate in una serie di piccole statue d’argento, che ha chiamato “bio esseri”, e che vogliono ricordarci che la Natura è sempre in grado di produrre nuove forme di vita, anche in seguito alle crisi più gravi.

La mostra offre un percorso coinvolgente e completo del lungo percorso fatto dall’artista verso le creazione di questi esseri, a partire dalle prime opere, nate dal mondo naturale, per passare poi a quelle di carta, che ne hanno consolidato la fama, come i libri realizzati in esemplare unico con alcuni poeti e scrittori, tra cui Andrea Zanzotto e Mario Rigoni Stern. Sempre sulla carta sono nate forme animali, sia reali che di fantasia, estremamente variegate.

 

Ricorda Telmo Pievani nel catalogo della mostra: «è affascinante pensare che esistano dimensioni del possibile che il reale non ha ancora esplorato», e noi, al pari della Natura, madre e produttrice per eccellenza, possiamo immaginare e quindi creare molte nuove possibilità del reale. I bio esseri sono quindi una rappresentazione della vita che si rinnova attraverso forme ibride, miste, in-transizione, portatrici di una novità governata dalla pura immaginazione. 

 

A corredo della mostra, il catalogo, edito da Marsilio Editori, con uno scritto di Telmo Pievani sulla variegata natura dei bio esseri e altri testi di Tobia Scarpa, Anna Villari e Francesco Bonsembiante.

 

Questa mostra inaugura un nuovo filone di esposizioni, che prende il nome di “Collezioni dal territorio”, ovvero artisti, raccolte, patrimoni culturali dell’area veneta messi in mostra negli spazi di Ca’ Scarpa per essere offerti, conosciuti, valorizzati. Con questa prima mostra, l’opera di Pino Guzzonato giunge per la prima volta in terra trevigiana, per offrirsi a tutto il territorio circostante.

 

Visto il tema e la natura delle opere realizzate da Guzzonato, Fondazione Benetton ha ideato e organizzato, insieme ad alcune associazioni di volontariato trevigiane, una serie di attività collaterali dedicate ai bambini, alle famiglie e alle scuole. In particolare, verranno organizzate delle caccia al tesoro per tutti e dei laboratori d’arte per le scuole.