Finissage della mostra La geografia serve a fare la guerra?

A guerra finita

Concerto dei Radiofiera con la partecipazione di Daniele Ceschin

, ore
Auditorium della Fondazione Benetton

Domenica 12 marzo alle ore 18 in occasione della chiusura della mostra La geografia serve a fare la guerra? la Fondazione Benetton Studi Ricerche propone, nell’auditorium degli spazi Bomben di Treviso, un evento unico: un concerto con la rock band Radiofiera, che proporrà un programma pensato appositamente per la serata, che prevede la partecipazione dello storico Daniele Ceschin.

Musiche, parole e voci per cantare chi ha vissuto una guerra mondiale e chi successivamente è rimasto a ricostruirsi, in un Veneto ormai dilaniato. Sul palco le canzoni dell’epoca racconteranno i terribili fatti e testimonieranno l’ipocrisia degli alti ufficiali, mentre i brani in dialetto veneto, tratti dal repertorio ventennale dei Radiofiera, restituiranno i pensieri immaginati, le ferite personali e i drammi comuni che hanno segnato per sempre le terre bagnate dal Piave e i suoi figli.

 

I Radiofiera, lo scorso autunno, hanno dato alla luce “17.000.000”, un vinile in edizione limitata in centonovantanove copie, prodotto direttamente dai fan, nel quale la band restituisce elettricità e verità a canzoni di cento anni fa, scritte e cantate dai soldati in trincea. Brani bellissimi, alcuni proibiti, che rischiavano l’oblio: Fuoco e mitragliatrici, Gorizia tu sei maledetta, Ponte de Priula, La tradotta. Al disco hanno collaborato anche Giorgio Canali, membro storico di cccp, csi e pgr e leader dei Rossofuoco, e l’inconfondibile voce di Angela Baraldi.
L’esposizione La geografia serve a fare la guerra? aperta negli spazi Bomben di Treviso è stata prorogata fino a domenica 12 marzo date le numerose richieste di visite ricevute soprattutto da parte delle scuole. Sono già oltre un centinaio le classi che hanno visitato la mostra, provenienti da istituti scolastici della provincia di Treviso, ma anche di altre città venete e del Friuli Venezia Giulia.

L’esposizione è organizzata dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche, a cura di Massimo Rossi, e si avvale della partnership di Fabrica, che ha realizzato l’allestimento e il progetto grafico. In mostra, mappe, atlanti e opere d’arte raccontano, attraverso tre percorsi strettamente legati– Rocce e Acque, Segni umani, Carte da guerra –, la grande forza comunicativa e persuasiva delle carte geografiche. Le opere e le installazioni artistiche collocate nelle tre sezioni svolgono la medesima funzione del basso continuo in musica, un sostegno armonico in grado di legare tutti i materiali dell’esposizione.

La metafora musicale è particolarmente indicata per coinvolgere il pubblico – questo il senso di tutto il percorso espositivo – e invitarlo a riflettere sulla domanda che dà senso all’intero progetto: La geografia serve a fare la guerra?