Collecchio e dintorni

laboratorio

gennaio 1996-aprile 1997

Parma

Il Comune di Collecchio ha proposto una riflessione sul patrimonio naturale e storico di cui è depositario il paesaggio fluviale e agrario che lega il proprio capoluogo alla città di Parma. Il laboratorio che ne è seguito ha affrontato tre temi tra loro intersecati.

Il primo è costituito dal patrimonio di natura, con un’attenzione particolare al ruolo qui giocato dalla piattaforma idrogeologica, cercando di riconoscere le modificazioni di lunga durata che hanno determinato l’assetto odierno dei torrenti. Il secondo tema è quello delle testimonianze della memoria, nel tentativo di capire l’antologia dei segni sedimentati in questo territorio, dalle vie di comunicazione alle orditure del paesaggio agrario, dalle forme dell’insediamento umano agli artifici per l’uso e il governo dell’acqua. Il terzo riguarda le funzioni attuali alle quali questo territorio risponde.

La proposta ha cercato un punto di equilibrio e di sintesi tra queste tre tensioni che appaiono inconciliabili. Chance sorprendenti possono derivare solo da un programma di salvaguardia e valorizzazione di lungo periodo, costituito con diversi strumenti di rappresentazione del paesaggio, nuovi metodi di ricerca geo/archeologica per il ritrovamento di figure visibili e invisibili dell’acqua.

È emersa la proposta di un modello di mobilità “alternativa” alla scala territoriale, riprendendo anche l’idea di una linea metropolitana sulle ferrovie da Fornovo a Brescello, con stazioni ripensate come nodi di alta identità formale e funzionale, per intersezioni frequenti di mobilità locale, come Vicofertile-Vigheffio-Campus universitario, Collecchiello-Monticelli, Collecchio-Parmalat, Giarola-Boschi di Carrega.