Agenda settembre 2020

Ca’ Scarpa, l’antica Chiesa di Santa Maria Nova

 «Il bello di una storia è che comincia sempre con un principe, anche in questa c’è, ma la storia che ci tocca raccontare è un’altra, cioè cosa c’era prima che arrivasse il principe. A farla breve c’era una bella chiesa in una città chiamata Treviso. Bisogna dire che Treviso è molto più antica, c’era già quando è stata costruita la chiesa, e per molto tempo furono tutti contenti, ma ad un certo punto arrivò un terribile nemico con le sue armate e cambiò le regole, molte chiese non servivano più e si poté quindi cambiarne l’uso.

Quella che era una chiesa diventò un magazzino e per moltissimo tempo si riempì di polvere e di ragnatele. Niente dura a questo mondo. Alla chiesa-magazzino passò per caso il nostro principe che voleva ancora una volta fare bella la sua città, Treviso, appunto.

Al suo architetto, che per caso era con lui, chiese cosa si poteva fare di quella farfalla a cui avevano strappato le ali, la risposta di quell’architetto fu quella di trasformare quegli spazi in luogo di memoria così che si sarebbe quasi potuto non toccare la storia vecchia. Alla chiesa, trasformata in luogo di memoria, si sarebbero potute aggiungere anche le nuove storie, perché di sicuro una lunga storia è sempre più gradevole, soprattutto se può insegnare a fare cose buone e utili anche nei momenti più oscuri e difficili, e può trasformare la nuova città in quella meravigliosa farfalla dei racconti del passato e di quelli che un poco alla volta si sarebbero depositati»

Tobia Scarpa, 23 luglio 2020

 

Sabato 24 ottobre aprirà al pubblico Ca’ Scarpa, l’antica Chiesa di Santa Maria Nova in via Canova restituita alla città di Treviso. L’edificio, che ha visto le sue funzioni ecclesiastiche interrompersi con le soppressioni napoleoniche, è stato utilizzato successivamente come archivio e negli ultimi decenni come grande “magazzino stampati” nel compendio della sede dell’Intendenza di Finanza. Recentemente acquisito da Edizione Property, viene restaurato, tra il 2019 e il 2020, per volontà di Luciano Benetton, sotto la guida dell’architetto Tobia Scarpa. Si tratta di un nuovo spazio espositivo e culturale per la città di Treviso e per un vasto pubblico, dedicato all’eredità culturale e al lavoro di Carlo Scarpa e di suo figlio, Tobia. 

Non un museo, quindi, ma un luogo di cultura che ha come riferimento il lascito culturale di due figure molto legate alla storia e al paesaggio locale e il vasto richiamo internazionale che esse rappresentano per la cultura sia locale che internazionale.

Ca’ Scarpa si inaugura con una mostra: Cappadocia. Il paesaggio nel grembo della roccia, dedicata al luogo scelto dal Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2020–2021: Güllüdere e Kızılçukur: la Valle delle Rose e la Valle Rossa in Cappadocia, organizzato dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche. 

Giunto alla sua trentunesima edizione, il Premio Carlo Scarpa – intitolato a un architetto che incarna una profonda sensibilità per la cultura del giardino – trova in questo nuovo spazio una sede naturale per “mostrare” con diversi mezzi espressivi il luogo al centro del lavoro di ricerca che lo caratterizza.

Si aggiunge, nel 2020, una nuova tessera a quell’insieme di luoghi per la cultura voluti da Luciano Benetton che disegnano nel tessuto urbano di Treviso un mosaico ricco di episodi e offerte culturali: Ca’ Scarpa, i palazzi Bomben e Caotorta (sede della Fondazione), le ex carceri asburgiche (ora Gallerie delle Prigioni) e la Chiesa di San Teonisto, restituita di recente alla città. 

Questo mosaico rappresenta oggi un insieme di proposte culturali e artistiche che ha progressivamente dato nuova vita a un importante patrimonio a lungo disperso e dimenticato.