Agenda ottobre 2020

Güllüdere e Kızılçukur: la Valle delle Rose e la Valle Rossa in Cappadocia

 

Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino

XXXI edizione, 2020–2021

 

Il Comitato scientifico della Fondazione Benetton dedica la trentunesima edizione del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino a un luogo che emerge dalla vicenda storica e geografica della Cappadocia: due valli contigue scavate nella roccia vulcanica, la Valle delle Rose e la Valle Rossa, Güllüdere e Kızılçukur.

 

Nel cuore della penisola anatolica, da sempre ponte per culture diverse tra l’Asia e l’Europa, la Cappadocia si estende con i suoi altipiani a mille metri di altitudine, circondata da vulcani imponenti. Il suolo è arido, eroso dall’acqua e dal vento, il clima difficile. Questo scenario naturale ha vissuto, fin dal primo secolo, l’arrivo del cristianesimo; in seguito, il diffondersi della cultura bizantina che con i suoi innumerevoli insediamenti religiosi formerà una delle più importanti comunità cristiane del primo millennio. A tutto questo corrispondono spazi che oggi, dispersi in un vasto territorio, si rivelano con cicli pittorici straordinari, edifici sacri e manufatti che una volta scomparsa la presenza bizantina sono divenuti stalle, abitazioni rurali, cisterne, una moltitudine di piccionaie funzionali alla fertilità dei campi.

Le due valli ci mostrano il valore profondo di un paesaggio nel quale le forme dell’insediamento umano e la dirompente natura geologica del suolo sono memoria viva di un’antica cultura dell’abitare, in condizioni di equilibrio tra le diverse manifestazioni della natura e delle civiltà che l’attraversano nel susseguirsi dei secoli.

In un contesto di rapidi cambiamenti, di abbandono dei paesaggi tradizionali, di apparizione di nuovi usi connessi al turismo di massa, si distingue la presenza di un gruppo di lavoro italiano che opera nel recupero delle pitture celate nelle chiese rupestri, instaurando importanti relazioni umane e culturali e restituendo leggibilità a un intero paesaggio, esprimendo il senso della cittadinanza e della cura nei confronti di un luogo il cui valore travalica ogni confine. 

Per queste ragioni il “sigillo” disegnato da Carlo Scarpa, simbolo del Premio, sarà affidato alla storica dell’arte Maria Andaloro, direttrice della Missione di ricerca che fa capo all’Università degli Studi della Tuscia, che dal 2006, a cavallo tra Italia e Cappadocia, coniuga la trasmissione costante di attenzioni e saperi con la costruzione di uno sguardo sul paesaggio in chiave di ricerca e responsabilità.

 

Sabato 24 ottobre 2020 apre al pubblico a Ca’ Scarpa – l’antica Chiesa di Santa Maria Nova, nuovo spazio espositivo e culturale a Treviso – la mostra Cappadocia. Il paesaggio nel grembo della roccia, a cura di Patrizia Boschiero e Luigi Latini. 

Il sigillo simbolo del Premio sarà consegnato in occasione della consueta cerimonia pubblica in programma a Treviso sabato 8 maggio 2021.