Agenda dicembre 2022

Suolo come paesaggio

 Finché ero solo uno spettatore lontano e distratto al cospetto dell’opera finita dei giardini, ritenevo i giardinieri persone dall’animo particolarmente poetico e delicato, che coltivano i profumi dei fiori, ascoltando il canto degli uccelli. 

Ora che guardo la faccenda più da vicino, trovo che il vero giardiniere non è una persona che coltiva i fiori; è un uomo che coltiva il terreno. È una creatura che sprofonda nella terra e lascia vedere a noi, fannulloni ficcanaso, solo quello che sta in alto. Vive immerso 

nella terra. Costruisce il proprio monumento con un mucchio di composta. 

Se arrivasse nel Giardino dell’Eden, annuserebbe inebriato e direbbe: «Qui, Buon Dio, c’è l’humus!». 

Testo tratto da Karel Čapek, L’anno del giardiniere, a cura di Daniela Galdo, Sellerio, Palermo 2008, p. 51 (edizione originale 1929). 

 

Foto in copertina: suolo urbano, fotografia di Anna Lambertini, pubblicata nel volume Suolo come paesaggio. Nature, attraversamenti e immersioni, nuove topografie (Fondazione Benetton Studi Ricerche-Antiga, 2022).