Visages Villages

regia di Agnès Varda e JR (Francia, 2017, 90’)
, ore
ingresso unico 5 euro

Questo “piccolo” tenero film è a suo modo un miracolo perché è il frutto della collaborazione tra una regista della nouvelle vague del cinema francese, la novantenne Varda (Cléo dalle 5 alle 7, 1962), e il giovane fotografo e video-artista trentenne che si cela dietro le iniziali JR (e un paio di occhiali neri): insieme decidono di intraprendere un giro della Francia rurale, isolata, nascosta per esaltare il coraggio di persone che lavorano, che resistono, mantenendo un’ammirevole dignità e un invidiabile gusto per la vita. Gli incontri e i colloqui servono a raccontare storie a modo loro straordinarie, che vengono celebrate dall’uso creativo della fotografia: enormi ritratti in forma di poster vengono esposti sulle pareti di case e stalle (anche il primo piano di una capra può diventare commovente), perfino su un relitto bellico in riva dell’Atlantico. 

Finanziata da una raccolta di fondi tra un gruppo di produttori indipendenti, la sfida di mettere insieme e far reagire due talenti così diversi, in una sorta di work in progress nato sulla base della tenue idea di ricercare un’unità nella diversità, dalla Normandia alla Provenza, conosce la sua vittoria sullo schermo perché alla fine il risultato è ancora una volta un’interazione tra l’istante e la durata, cioè l’essenza, il motore dell’arte cinematografica.