Messico. Caratteri e culture di un paesaggio “magico”

convegno del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2023–2024
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Treviso, spazi Bomben

La Fondazione Benetton Studi Ricerche organizza nel proprio auditorium di Palazzo Bomben, a Treviso, un primo convegno pubblico sul Messico e i suoi paesaggi, nell’ambito delle attività del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2023-2024, dedicato a un luogo che appartiene a quest’area geografica.

 

Le “risposte” messicane emerse nell’ambito degli sguardi e dei progetti per luoghi e paesaggi ci appaiono, soprattutto in tempi recenti, particolarmente ricche, in relazione anche a una certa recente sovraesposizione culturale e alla coesistenza di molte prospettive diverse.

Le azioni su e per lo spazio pubblico, i progetti nella sfera del giardino, dell’architettura e del paesaggio, esplorano e sperimentano in Messico una sorta di adattamento delle strutture naturali alla realtà complessa ed estrema delle sue città e della vita contemporanea, ripensando la condizione essenziale del vivere in relazione alla natura con tutta la sua carica reale e simbolica, attuale e ancestrale.

Le pratiche messe in atto a partire dalla metà del secolo XX riflettono un paradigma in qualche modo alternativo e comunque diverso rispetto a quello occidentale, diversificato nella modalità di affrontare e gestire il rapporto tra l’ambiente naturale e quello costruito.

Con l’accelerazione e la globalizzazione delle emergenze ambientali, sommate ad altri segnali connessi al nostro incerto rapporto con la natura, le visioni messicane, con le loro stratificazioni e dimensioni culturali multiple, ci paiono più che mai interessanti e potenzialmente incisive per lo studio e la comprensione della natura del paesaggio contemporaneo, anche al di fuori del Messico e dell’America Latina.

Per queste ragioni, sulla scorta del recente viaggio di studio in Messico che ha indagato sui temi chiave del prossimo Premio Carlo Scarpa, il convegno, primo momento pubblico delle attività del Premio stesso, intende raccontare il paesaggio messicano, con tre principali articolazioni: 1. Culture del giardino e del paesaggio: etnobotanica e pratiche di coltivazione, progetti; 2. Città e territorio: storie di integrazione e resistenza; 3. La costruzione di un luogo: arte, architettura, paesaggio.

 

venerdì 19 maggio, ore 10-13.30

Saluti di Luigi Latini, direttore della Fondazione. Apertura dei lavori a cura di Patrizia Boschiero, coordinatrice delle attività del Premio.

Paesaggi messicani dalle pagine di Juan Rulfo e Italo Calvino, lettura in forma scenica

di Mirko Artuso, con Matteo Artuso al violoncello.

Sessione 1. Culture del giardino e del paesaggio: etnobotanica e pratiche di coltivazione, progetti

presieduta da José Tito Rojo (botanico e storico del giardino, Università di Granada):

Alejandro de Ávila Blomberg (direttore fondatore del Jardín Etnobotánico de Oaxaca), L’incantesimo etnobotanico nella magia del paesaggio messicano;

Pedro Camarena Berruecos (architetto e paesaggista, UNAM-Universidad Nacional Autónoma de México), Segni distintivi del paesaggio messicano. Il Pedregal, dalla sua cuenca all’Espacio escultórico;

Mario Schjetnan (architetto e paesaggista, GDU-Grupo de Diseño Urbano, Città del Messico), Il progetto di paesaggio contemporaneo in Messico.

Discussione.

 

venerdì 19 maggio, ore 15-19.30

Sessione 2. Città e territorio: storie di integrazione e resistenza

presieduta da Anna Lambertini (architetto e paesaggista, Università di Firenze):

Alejandro Villalobos Pérez (architetto e archeologo, Facultad de Arquitectura, UNAM), Il paesaggio preispanico e le sue persistenze (intervento online);

Massimo Rossi (geografo storico, Fondazione Benetton Studi Ricerche, Treviso), Tenóchtitlan-Città del Messico: la sua rappresentazione nella cartografia storica europea e nelle mappe dei nativi;

Alberto González Pozo (architetto, UAM-Universidad Autónoma Metropolitana, Città del Messico), Bellezza ancestrale, rischi attuali e possibilità di salvezza delle chinampas di Xochimilco (intervento online);

Amaya Larrucea Garritz (architetta e paesaggista, Facoltà di Architettura, UNAM), Il Pedregal de San Ángel come luogo di protezione e difesa del paesaggio;

Aldo Aymonino (architetto, professore di progettazione architettonica e urbana, Università Iuav di Venezia), Astrazione e figurazione nell’arte e nell’architettura messicana.

Discussione.

 

sabato 20 maggio, ore 10-14

Sessione 3. La costruzione di un luogo: arte, architettura, paesaggio

presieduta da Juan Manuel Palerm (architetto, Università di Las Palmas, Gran Canaria):

Fernanda Canales (architetta, Fernanda Canales Arquitectura, Città del Messico), L’architettura messicana contemporanea: esperienze significative in relazione al paesaggio;

Juan Ignacio del Cueto (architetto, direttore della Facoltà di Architettura, UNAM), Il progetto della Città Universitaria del Messico: architettura, arte e vita nel Pedregal;

Gabriela Carrillo (architetta, Taller Gabriela Carrillo, Città del Messico), Architettura e paesaggio in Mexico. Il progetto;

Julio Gaeta e Luby Springall (architetti, Gaeta Springall Arquitectos, Città del Messico), Progetti di paesaggio per la città;

Mauricio Rocha Iturbide (architetto, Taller de Arquitectura-Mauricio Rocha, Città del Messico), Il Museo Anahuacalli. Rimodellazione, ampliamento e costruzione di spazi nel Pedregal.

Discussione e conclusioni.