La foresta della Memoria

Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino

VI edizione, 1995

Il cimitero – Skogskyrkogården – progettato e realizzato nel bosco di Stoccolma/Enskede da Erik Gunnar Asplund (1885-1940) e Sigurd Lewerentz (1885-1975), è risultato di un lavoro di quasi mezzo secolo, iniziato nel 1915 con la vittoria nel concorso indetto dal Comune di Stoccolma, e scandito dagli episodi monumentali: la Cappella nel Bosco (Asplund, 1918- 1920), la Cappella della Resurrezione (Lewerentz, 1921-1925), il muro perimetrale di quattro chilometri costruito dai disoccupati negli anni di crisi (1923 1932), il Crematorium (Asplund, 1935-1940), l’ingresso, il Boschetto della Meditazione e la Collina Memoriale (Lewerentz, 1951-1961).

Questo capolavoro del Movimento Moderno nasce da una committenza pubblica molto attenta ai valori sociali e ai diritti individuali ed è un gesto di genio che segue le linee del terreno, ferito da tre cave di ghiaia, e modella una superficie, circondata da un bosco di oltre 100 ettari, a formare uno spazio, sollevato in alto, che sostiene la volta del cielo e dialoga con la sua luce.

Dal paesaggio naturale (la luce, la foresta) e dal paesaggio artificiale (la curva delle cave) ha preso vita un paesaggio culturale capace di esprimere la dimensione del sacro.

Le convenzioni dell’iconografia cristiana del seppellimento sono travolte. La continuità della rimembranza non è affidata a singole tombe, oggetti rituali predisposti dalla pietà dei “rimasti”, ma alle stesse forme e misure del sito, al disegno del suo profilo tra terra e cielo, al transito tra bosco e prato, al dialogo tra penombra e chiarore, tra fitta trama verticale degli alti alberi scuri e superficie orizzontale sulla quale sono appoggiate con semplicità le pietre e i fiori dei sepolcri.

Tra individuo, società e natura si è stabilita una continuità nel paesaggio. La memoria si è fatta luogo.

Motivazione del Premio Carlo Scarpa 1995, a cura della Giuria.