Kongenshus Mindepark

Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino

XV edizione, 2004

La giuria del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino ha deciso all’unanimità di dedicare la quindicesima edizione, 2004, a Kongenshus Mindepark, un brano di 1.200 ettari di brughiera posto nei dintorni meridionali di Viborg, nello Jutland (Danimarca), testimone di una lunga storia di idee e di opere, ispiratore di una sorprendente invenzione di arte del paesaggio.
Significativa, e singolare, è la vicenda che ha portato, nel corso della prima metà del XX secolo, alla protezione di alcuni luoghi, tra i quali Kongenshus, sopravvissuti alla trasformazione agraria e alla bonifica che, dopo la sconfitta danese del 1864 e la conseguente perdita dello Schleswig, coinvolse gran parte dell’area occidentale della penisola; trasformazione che assunse il significato di un’autentica causa patriottica.

Di notevole interesse appare la costruzione dell’idea di bellezza della brughiera, che pure appartiene al più vasto movimento europeo verso un nuovo sentimento della natura, cresciuto lungo il XIX secolo, e diffuso da élites artistiche, in particolare pittoriche, e da personaggi colti, viaggiatori, naturalisti appassionati e antropologi curiosi. E di qui il fatto che la protezione di paesaggi di brughiera venga recepita dallo Stato come proprio compito, così che i primi vincoli risultano esercitati nel 1903, e che il loro valore in quanto patrimonio di memoria si faccia precocemente strada nella mentalità del popolo danese, radicandosi nel senso comune e mostrandosi capace di produrre iniziative concrete.
Ma nel momento in cui, intorno al 1945, si comincia ad affidare a una distesa luminosa e ventosa di erica il compito di conservare ed esprimere la memoria collettiva, il sentimento della natura che aveva portato alla protezione dei brani superstiti di brughiera è già stato rielaborato e arricchito dall’idea che in Danimarca, così come ormai in quasi tutto il pianeta, la natura è a sua volta storica.
A Carl Theodor Sørensen, il grande paesaggista danese incaricato, all’architetto Hans Georg Skovgaard, suo collaboratore, ai committenti, con i quali si avvia un dialogo, Kongenshus pone con speciale nettezza la questione della storicità della natura e ne dispiega le conseguenze.

Testo tratto dalla Motivazione del Premio Carlo Scarpa 2004, a cura della Giuria.