Naturale inclinazione 2020

In cammino

La pratica del cammino, solitario o in gruppo, in ambiente urbano o immersi nella natura, per un’oretta strappata agli impegni quotidiani o per una settimana di viaggio a piedi, super equipaggiati o scalzi nei prati, rappresenta da sempre un’attività profondamente connessa al nostro rapporto con il paesaggio, la natura, i luoghi. 

L’esperienza del movimento con il proprio corpo contribuisce in modo sostanziale a stabilire la nostra relazione con lo spazio nel quale viviamo e a costruire quella percezione che la Convenzione Europea del Paesaggio, andando oltre l’idea della semplice visione, pone alla base della definizione stessa di paesaggio e dell’individuazione delle politiche di gestione, salvaguardia e pianificazione.

In questo senso, il camminare – dalla passeggiata del wanderer e del flâneur al vagabondare del tramp, dall’esplorazione botanica a quella urbana, dal trekking avventuroso alle marce di protesta fino alla perception walking (il catalogo è infinito…) – non rappresenta solo un’occasione ricreativa legata a importantissime ragioni ecologiche, salutistiche e terapeutiche, e nemmeno un’esperienza puramente culturale ed estetica, ma costituisce uno strumento democratico di cittadinanza attiva e partecipazione, alla portata di tutti. 

Muoverci nel paesaggio, così come esplorare le città, ci permette di rinnovare il nostro rapporto con la natura e gli altri e di capire i nostri ambiti di vita ed elaborare un nostro pensiero su come li vorremmo; e in questo momento, un’esperienza attiva e dinamica dei luoghi può significare anche interazione diretta con le grandi trasformazioni determinate dall’attuale crisi climatica e, dunque, opportunità di orientare, se vogliamo, il nostro stile di vita e il nostro impegno.

Se è vero che la nostra relazione con i luoghi diventa più consapevole quando riusciamo a leggerne le storie e ci sentiamo parte attiva – attori e spettatori al tempo stesso – del processo inarrestabile che li costruisce giorno per giorno come sono, l’esperienza del cammino sta davvero alla base di tutto e rappresenta uno strumento dalle molteplici potenzialità, anche ai fini di azioni progettuali e di cura.

 

Naturale inclinazione è un’iniziativa organizzata dalla Fondazione Benetton, curata da Simonetta Zanon.