Naturale inclinazione 2013

Giardini paesaggi città campagna

La Fondazione Benetton Studi Ricerche organizza una giornata di incontri dedicati al pensare e al fare giardino nel mondo contemporaneo, curati da Simonetta Zanon.

Il suo titolo rinvia alla figura di Ippolito Pizzetti (1926-2007), maestro indimenticabile, amico, imprescindibile e costante punto di riferimento.

 

venerdì 25 ottobre 2013

ore 10-13

seminario a invito con Anna Lambertini, introduce e coordina Luigi Latini.

L’incontro si rivolge principalmente a studiosi e professionisti nel campo del paesaggio e del giardino, con lo scopo di offrire un’occasione di confronto e dialogo, a partire dal lavoro di Anna Lambertini, incentrato sul ruolo e lo spazio che la natura occupa nella dimensione urbana contemporanea, e sugli strumenti, le pratiche e i linguaggi capaci di recepire le istanze sempre più diffuse di cambiamento e la natura sperimentale del lavoro paesaggistico.

ore 17.30

incontro pubblico con Michela De Poli e Anna Lambertini, introduce e coordina Mariapia Cunico.

Il dialogo tra le tre note paesaggiste, portatrici di esperienze molto significative negli ambiti della ricerca, del progetto e della didattica, verterà sull’inevitabile cambiamento in atto nella teoria e nella pratica della progettazione del paesaggio e del giardino, rivolgendosi a tutti quelli che, da esperti o da semplici appassionati, da addetti ai lavori o da cittadini consapevoli, si interrogano sull’idea di natura in città, sulle nuove frontiere dei paesaggi urbani e sul ruolo di protagonisti che tutti oggi possiamo avere nel disegno e nella cura dei nostri luoghi di vita.

ore 21

proiezione pubblica del documentario Ortobello. Primo concorso di bellezza per orti di Marco Landini e Gianluca Marcon (2012, durata 32’), presentato e commentato dagli autori.

Al centro sociale per anziani Casa del Gufo va in scena una gara di bellezza per orti, il primo trofeo Ortobello. La tenzone diventa il pretesto per raccontare gli orti urbani comunali e le storie di Peppino, che ha 84 anni, è vedovo da più di venti e va nell’orto perché non saprebbe dove altro andare per passare il tempo; di Guido, camionista in pensione di 92 anni che va nell’orto per fumare di nascosto dalla moglie; di Luciano, il favorito per la vittoria finale per la perfetta organizzazione del suo orto. Gli orti urbani come spazio di socialità e convivialità, come possibilità di un diverso rapporto con il tempo all’interno della città: tempo della relazione, tempo dell’attesa, tempo del racconto e della memoria. Sottratti allo sviluppo famelico dell’edilizia, o forse solo temporaneamente preservati, oggi diventano inaspettatamente la proposta di una piccola rivoluzione nel concepire lo spazio urbano.