Mestre

Paesaggio agrario, proprietà e conduzione di una podesteria nella prima metà del secolo XVI

di Maria Grazia Biscaro
Fondazione Benetton Studi Ricerche-Canova
Treviso 1999

XX-232 pagine
un’illustrazione in bianco e nero e una tavola allegata
prezzo di copertina 14,46 euro

ISBN 88-87061-62-9
(collana Studi veneti/Campagne trevigiane in età moderna, 7)

In questo volume Maria Grazia Biscaro analizza il paesaggio agrario, la distribuzione della proprietà fondiaria e i rapporti di conduzione nell’ambito della podesteria di Mestre. Le fonti usate sono soprattutto quelle fiscali, ma anche notarili, di corporazioni religiose e l’archivio podestarile.
A metà Cinquecento in quest’area, interamente pianeggiante e solcata da una fitta rete di fiumi e canali, persistono ancora ampie zone boschive e paludose, nonostante il processo di appoderamento in corso. La vicinanza con Venezia e gli intensi rapporti economici con essa sviluppati costituiscono insieme il presupposto e la conseguenza di un regime fondiario caratterizzato dalla intraprendente presenza dei proprietari veneziani, oltre che da una massiccia, ma meno dinamica, proprietà ecclesiastica.
Per contro, si constata la marginalità delle proprietà dei ceti cittadini mestrini, i cui interessi sembrano rivolti verso altre attività economiche.

 

Indice del volume

Tavola delle abbreviazioni, p. VIII; Nota archivistica, p. X; Nota metrologica, p. XIV; Elenco delle tabelle nel testo, p. XVII; Elenco delle tabelle in appendice, p. XIX.

I. L’area: 1. L’assetto amministrativo, p. 3; 2. Il Consiglio civico, p. 5; 3. La città di Mestre, p. 8; 4. L’organizzazione ecclesiastica del territorio, p. 10; 5. Geografia e clima, p. 12; 6. L’idrografia, p. 15; 7. Le strade, p. 20; 8. Cenni demografici, p. 22.

II. Il paesaggio agrario, p. 25: 1. Fisionomie anfibie e boschive del paesaggio, p. 27; 2. Il paesaggio della coltura promiscua, p. 30; 3. Gli insediamenti, p. 32.

III. Rendita e proprietà fondiaria, p. 35: 1. Le rendite derivanti da altri diritti, p. 38; 2. La proprietà fondiaria dei privati, p. 42; 3. Gli enti ecclesiastici, p. 60; 4. Gli enti laici, p. 68.

IV. La conduzione, p. 73: 1. La conduzione in economia, p. 74; 2. I contratti a canone fisso, p. 76; 3. I contratti di compartecipazione, p. 82; 4. Gli obblighi del conduttore, p. 86; 5. L’affitto condizionato, p. 88; 6. L’escomio, p. 91.

V. Le colture: 1. Le rotazioni agrarie: un’ipotesi, p. 95; 2. Le biave grosse, p. 97; 3. I cereali minori e i legumi, p. 99; 4. L’orto e il caneval, p. 100; 5. Fieno, paglia e letame, p. 103; 6. Gli alberi e il legname, p. 107; 7. La vite e il vino, p. 109.

VI. L’allevamento e i contratti di affidamento del bestiame, p. 113: 1. Qualche traccia di specializzazione, p. 114; 2. I contratti di affidamento del bestiame, p. 118; 3. Ovini, suini e animali da cortile, p. 123.

VII. Gli edifici, p. 127: 1. Le abitazioni rurali: struttura e materiali, p. 130; 2. I mulini, p. 135.

Appendice, p. 139; Bibliografia citata, p. 205; Indice dei nomi e dei luoghi, p. 213.

 

Maria Grazia Biscaro è nata a Farra di Soligo (Treviso) nel 1958 e si è laureata a Padova discutendo una tesi su lavoro e salari nella contea di Valmareno alla fine del secolo XVII. Insegna diritto ed economia nella scuola secondaria superiore.