Agenda giugno 2017

Di paesaggi e patrimoni

L’agenda di giugno ci offre l’occasione per condividere qualche considerazione sul nostro lavoro, prima della consueta pausa estiva. L’edizione 2017 del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino ha portato l’attenzione su un luogo – il Jardín de Cactus di Guatiza a Lanzarote – che ci parla di processi di trasformazione in perenne divenire. L’isola dell’arcipelago canario si misura con l’eredità di César Manrique, fatta di opere magistrali, come il giardino premiato, e di un indirizzo culturale che cerca l’equilibrio tra la valorizzazione di luoghi e paesaggi e la loro sopravvivenza. Qual è il carico ammissibile di visitatori? Viaggi di conoscenza o turismo mordi e fuggi? Vera valorizzazione o semplice sfruttamento mercantile del patrimonio paesaggistico? Sono domande che trovano tuttora risposte parziali e contraddittorie, in un momento in cui il patrimonio culturale appare a molti una possibile salvezza al perdurante periodo di crisi economica: César Manrique era stato buon profeta riguardo i rischi del turismo di massa.

In Fondazione ci misuriamo spesso con le questioni legate alla valorizzazione dei luoghi, cercando di portare il nostro punto di vista critico.
Il workshop in programma a Palermo a fine giugno riprende i temi aperti dal Premio Carlo Scarpa a La Favara-Maredolce nel 2015, provando a costruire scenari futuri per questo sito speciale, che ritrova una sua centralità dopo anni di totale oblio in un quartiere problematico come Brancaccio. Lavoriamo “fuori casa”, dopo aver dedicato la stessa attenzione a un luogo della nostra città, Treviso, in cerca di identità e futuro, Prato della Fiera, a cui dedicheremo una seconda fase di lavoro per accompagnare, assieme al Comune di Treviso, le tante iniziative nate dal basso per portarlo a nuova vita con qualche proposta progettuale e prime realizzazioni.
Ragioniamo di paesaggio e ci impegniamo a promuovere la riflessione sui temi della Convenzione europea del paesaggio, vecchia ormai di sedici anni e ancora poco entrata nelle prassi progettuali e amministrative: basti pensare a quanta poca consapevolezza ci sia ancora del valore dei paesaggi ordinari, e a quanta attenzione sia concentrata solo sulle bellezze eccezionali. Non siamo soli in questo lavoro, e manteniamo attiva una rete di collaborazioni, che ci porterà a partecipare al convegno organizzato a metà mese dall’Università di Girona dove porteremo testimonianza della nostra iniziativa Luoghi di valore, con il caso del vigneto di borgo Baver. Abbiamo anche deciso di metterci alla prova con l’area nella quale è inserito il sito archeologico di Portus a Fiumicino, per sperimentare, attraverso il progetto Navigare il territorio, modelli di gestione e valorizzazione misti tra pubblico e privato in un luogo che può contribuire a costruire una diversa identità al territorio di Fiumicino, non più periferia infrastrutturale di Roma, ma luogo dotato di una sua centralità e vocazione, capace di essere più attraente sia per i residenti che per i turisti e di divenire motore di trasformazioni positive per il territorio di riferimento.
L’articolo 9 della Costituzione italiana, al quale abbiamo dedicato un fortunato progetto pluriennale, continua a essere una bussola di riferimento per il nostro lavoro.

 

Marco Tamaro
direttore