Un futuro per i Palù del Quartier del Piave

incontro pubblico
, ore

Amare un paesaggio non significa solo conoscerlo ma anche attivarsi in sua difesa quando ci si accorge che sta cambiando silenziosamente, spesso non per arricchirsi di biodiversità, ma per semplificarsi, banalizzandosi.

La storia del paesaggio dei Palù è documentata dal medioevo e nasce dalla grande bonifica benedettina, in parte ancora oggi visibile. Quasi settecento ettari sono compresi sotto il nome “Palù del Quartier del Piave”, quattro comuni li ospitano e centinaia di proprietari li gestiscono o tentano ancora, coraggiosamente, di farlo, mentre alcuni, invece, sembra li abbiano dimenticati e abbandonati.

La recente nascita del Parco dei Palù del Quartier del Piave su iniziativa dei Comuni di Sernaglia della Battaglia, Moriago della Battaglia e Vidor può diventare una valida risposta al rischio di banalizzazione sotto la spinta dell’inarrestabile espansione del prosecco.

Su iniziativa di Paolo Favaro del Forum Salviamo il Paesaggio e del fotografo Danilo Gaiotto – che presenteranno una serie di immagini che documentano alcune trasformazioni visibili percorrendo gli itinerari turistici nell’area del Parco –, sono stati chiamati a confrontarsi sul futuro di questa vera e propria “cattedrale vegetale”: il sindaco di Sernaglia, Sonia Fregolent, in rappresentanza dei comuni del Parco; Luigi Ghizzo, studioso di questi luoghi; il fotografo Rinaldo Checuz, con una sua anticipazione sul volume in uscita dedicato ai Palù; la biologa Katia Zanatta, del gruppo di lavoro che sta studiando l’area per attestarne l’attuale stato ambientale; il funzionario della Soprintendenza competente per l’area, Fernando Fiorino, con Gianluca Salogni, funzionario del Servizio pianificazione ambientale della Regione del Veneto.

Porteranno il loro saluto: Gabriella Busetto, presidente del Fai trevigiano, e Marcello De Noni, presidente di LegAmbiente Sernaglia.

Nell’androne di palazzo Bomben saranno in mostra per l’occasione alcune incisioni gentilmente concesse da Livio Ceschin.