Quotidiani cambiamenti

due appuntamenti in compagnia del dubbio
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Piazza delle Prigioni

Da una semplice situazione di tutti i giorni, quotidiana quanto insignificante, spesso può nascere la magia del vivere oppure il suo contrario.

Da un fatto in apparenza banale, un uomo o una donna possono rinascere e avere la loro rivincita sulla vita che a volte gira le spalle e fa incespicare. In alcuni giochi, come a teatro, può accadere che l’avversario conceda la rivincita, conceda di sfidare la sorte e magari ribaltarla, capovolgerla.

Da queste riflessioni e dallo stimolo offerto da tre grandi maestri come Raymond Queneau, Giorgio Gaber e Pino Roveredo nascono Quotidiani Cambiamenti, due serate di musica e teatro davvero speciali, a cura di Fondazione Benetton Studi Ricerche, Teatro del Pane, CPIA Alberto Manzi-Centro Provinciale Istruzione Adulti e Casa Circondariale di Treviso.

 

La prima, I Signori G, in programma venerdì 14 giugno alle ore 21, propone un concerto–spettacolo di Mirko Artuso, dedicato a Giorgio Gaber e alla sua straordinaria visione delle faccende umane, con i Flexus (Gianluca Magnani, voce, chitarre acustiche e elettriche; Daniele Brignone, basso elettrico e acustico; Enrico Sartori, batteria, percussioni e cori; Davide Vicari, sax, pianoforte, melodica, flauti) e con tre attori che del teatro civile hanno fatto la loro cifra artistica: Giuliana Musso, Mirko Artuso, Bruno Lovadina.

 

La seconda serata, sabato 15 giugno (in programma tre repliche alle ore 18, alle 19 e alle 20), è dedicata a Esercizi di Stile di Raymond Queneau e al rapporto umano instaurato nel corso degli ultimi mesi con i detenuti della Casa Circondariale di Treviso durante il laboratorio teatrale condotto da Mirko Artuso e Bruno Lovadina. E saranno proprio loro, gli allievi attori della Casa Circondariale, i protagonisti dello spettacolo (regia di Mirko Artuso, musiche di Sergio Marchesini e Matteo Artuso), con gli attori Bruno Lovadina, Marco Guzzonato, Mirko Artuso e la partecipazione straordinaria dello scrittore e poeta triestino Pino Roveredo.

Dall’esperienza del laboratorio è nato infatti questo divertimento teatrale per una location davvero singolare: un autobus di linea sarà l’ambientazione in cui il pubblico si troverà a stretto contatto con i diversi personaggi che interpreteranno i racconti del quotidiano narrati da Queneau. Una divertentissima sperimentazione sull’uso del linguaggio attraverso i vari protagonisti che via via racconteranno, canteranno, declameranno dal loro “punto di vista” lo stesso episodio di vita quotidiana, usando anche i dialetti della lingua italiana e incrociando passato e presente per mettere in scena quegli stupori, quei languori, quei linguaggi comici, teneri, strampalati, inverosimili.