Il Premio Carlo Scarpa in Kazakistan

cerimonia di premiazione e convegno di studi
Taldykorgan, Almaty, Kazakistan

La tappa pubblica in Kazakistan della XXVII edizione del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino, 2016, organizzato dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche, è stata accolta dalle autorità locali con grande partecipazione e in forma ufficiale, attraverso un articolato programma di eventi pubblici. Non meno di cinquecento ospiti, fra autorità, studiosi, direttori dei parchi nazionali, esperti di tutto il Paese, erano presenti alla cerimonia organizzata nella città di Taldykorgan, capoluogo della provincia di Almaty e luogo di convergenza dei diversi enti responsabili della tutela dei parchi naturali nei quali ricadono le foreste dei meli selvatici, oggetto del riconoscimento del Premio. Le foreste dei meli selvatici del Tien Shan, nell’Asia Centrale, ai suoi margini orientali, sono oggi frammenti di un’immensa e antica foresta che milioni di anni fa, nel Terziario, faceva crescere al suo interno decine di specie che sono all’origine dei frutti che accompagnano la storia dell’uomo.

Marco Tamaro, direttore della Fondazione Benetton, e Luigi Latini, presidente del Comitato scientifico della Fondazione e del Premio Carlo Scarpa, hanno voluto replicare in Kazakistan la cerimonia di premiazione trevigiana, avvenuta lo scorso 14 maggio, riconsegnando nella mani della studiosa Natalya Ogar, il sigillo disegnato da Carlo Scarpa, simbolo del riconoscimento per l’impegno e la cura profusa nei confronti di questi luoghi, per la loro difesa e conoscenza. La consegna si è svolta nell’ambito di un importante convegno di studi, cui è seguito, il giorno successivo, un confronto tra esperti dei due paesi sul tema della salvaguardia delle foreste dei meli selvatici. Ai momenti ufficiali ha presenziato anche Pietro Calà, Console Onorario ad Almaty – l’antica capitale del Kazakistan – in rappresentanza di Stefano Ravagnan, ambasciatore d’Italia in Kazakistan.

Una particolare attenzione è stata riservata da parte delle autorità kazake alla delegazione italiana per tutta la durata del soggiorno, fin dall’arrivo all’aeroporto di Almaty, e poi, da qui, nella città di Taldykorgan, al centro della provincia, dove ad accogliere gli ospiti c’erano il governatore della provincia di Almaty (che si estende su un territorio pari a due terzi di quello italiano), Amandyk Batalov, e il sindaco della città, Bagdat Karasayev.

«Il Premio Carlo Scarpa ha sicuramente contribuito, e in modo non trascurabile, a evidenziare nello stesso Kazakistan l’importanza del patrimonio di valore universale rappresentato dalle foreste dei meli selvatici: si tratta di un ambiente unico al mondo per la biodiversità, che va tutelato con ogni attenzione» sottolinea Marco Tamaro.

I contributi scientifici prodotti dalla Fondazione nell’ambito della campagna del Premio e raccolti nel volume – disponibile anche in edizione inglese integrale – Le foreste dei meli selvatici del Tien Shan. Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino, XXVII edizione, a cura di  Giuseppe Barbera, Patrizia Boschiero, Luigi Latini, con Catherine Peix (Fondazione Benetton Studi Ricerche, collana editoriale “Memorie”), sono stati oggetto di grande interesse, al punto che è stato anticipato alla Fondazione l’invito a voler essere ospite della prossima edizione di Expo, che si terrà nella capitale dello Stato, Astana, nel 2017, a partire dal mese di maggio. L’obiettivo è di evidenziare, non solo agli occhi del mondo scientifico ma di tutti i 6 milioni di visitatori attesi a Expo, l’unicità e il valore delle foreste di meli che sopravvivono sulle Montagne Celesti, tra il sud del Kazakistan e l’ovest della Cina, il nord di Kirghizistan e Uzbekistan. Si tratta di un giacimento genetico di interesse incommensurabile, disponibile a studi e ricerche ancora appena agli inizi, che riguardano il futuro della coltura del melo e, in genere, dei paesaggi coltivati.