Il più bel libro illustrato del mondo

concerto con l’Ensemble Kalicantus
, ore
Treviso, auditorium Santa Caterina

Nell’ambito della stagione concertistica di musica antica 2020, dedicata a Venezia, la Fondazione Benetton e l’associazione almamusica433 propongono nel Museo di Santa Caterina di Treviso un concerto con l’Ensemble Kalicantus, ispirato al volume Hypnerotomachia Poliphili (Combattimento amoroso di Polifilo in sogno), pubblicato nel 1499 dallo stampatore Aldo Manuzio e considerato per secoli il più bel libro mai stampato al mondo. 

 

Grazie alla collaborazione del Comune di Treviso e di Civita Tre Venezie, gli spettatori, al termine del concerto, potranno visitare gratuitamente la mostra Natura in posa. Capolavori dal Kunsthistorisches Museum di Vienna in dialogo con la fotografia contemporanea, aperta nel Museo di Santa Caterina e che chiuderà proprio domenica 27 settembre.

 

Venezia nel secolo XVI, tra le tante cose che la rendono unica, è la prima città in Europa in cui si stampa; non solo i classici della letteratura latina e greca, gli autori moderni, ma anche la musica e le opere ebraiche. Una vera fucina di arte e invenzione. L’Hypnerotomachia è un capolavoro della letteratura rinascimentale, scritto da Francesco Colonna, e Treviso è il luogo geografico in cui si svolge il romanzo, un viaggio iniziatico, una metafora della vita che suscita ancora ai tempi nostri numerose riflessioni.

 

Il concerto si ispira a quest’operae le musiche coeve degli autori stampati a Venezia, nelle famose stamperie dei maestri veneziani, saranno la cornice perfetta per far rivivere le parole e i suoni di un capolavoro antico di cui la Fondazione Benetton conserva una copia anastatica che sarà esposta in occasione dell’evento e che sarà illustrata da Francesca Ghersetti, responsabile del centro documentazione della Fondazione, insieme a Stefano Trevisi, direttore artistico del progetto Musica antica in casa Cozzi.

 

«Il concerto» racconta Stefano Trevisi «seguirà il filo della storia di alcuni degli editori veneziani, i più a dire il vero “foresti” trasferitisi in laguna, che con le loro tipografie hanno “invaso” l’Europa di allora della musica che in Italia veniva scritta e suonata. Un percorso assolutamente personale, fatto di pagine stilisticamente diverse, alcune dei veri e proprio successi, ma tutte che raccontano un pezzo di quella storia che le ha viste risuonare.