Il mondo del gioco, sul serio

incontro pubblico
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Conversazione pubblica sul progetto editoriale delle “Sorti” e sulle altre iniziative “ludiche” della Fondazione.

 

Hanno partecipato:
Piero Del Negro, storia militare, Università di Padova;
Augusto Gentili, storia dell’arte moderna, Università di Venezia;

Gherardo Ortalli, storia medioevale, Università di Venezia;
Paolo Procaccioli, letteratura italiana, Università della Tuscia;

Alessandra Rizzi, storia medioevale, Università di Venezia;
Manfred Zollinger, storia economica e sociale, Wirtschaftsuniversität di Vienna.
Erano presenti inoltre il direttore della Fondazione e il coeditore Viella Libreria Editrice.

 

A partire dai tre volumi recentemente dedicati alle Sorti di Francesco Marcolini da Forlì, per le cure scientifiche di Paolo Procaccioli, e passando per gli altri libri “ludici” prodotti in questi anni (in particolare la rivista «Ludica. Annali di storia e civiltà del gioco», diretta da Gherardo Ortalli) si è raccontato, attraverso le voci dei principali protagonisti, le motivazioni e le peculiarità di questo particolare e innovativo ambito scientifico che caratterizza, sin dal 1987, parte dell’attività culturale della Fondazione, la grande sfera della ludicità nelle sue molteplici espressioni, dal generico tempo libero agli svaghi più complessi, dalle pratiche sportive alla festa e allo spettacolo, dal gioco letterario al gioco d’azzardo e altro ancora.

 

Alla base della scelta di andare alla “scoperta della serietà del gioco”, sostenuta in primo luogo da Gaetano Cozzi, stava la volontà di superare il curioso (e improprio) sillogismo che relega in un piccolo angolo il gioco e la giocosità con tutte le sue manifestazioni. Siccome – si dice – il gioco è strutturalmente altra cosa dal serio, il gioco non è serio e, dunque, non è serio nemmeno studiare il gioco e le sue diverse declinazioni.

Ma il sillogismo risulta davvero traballante se si pone mente a come proprio nel gioco e per i giochi si possano scatenare le passioni più accese, si brucino antiche fortune, si mobilitino masse ed energie enormi, si impegnino capitali fuori misura e via dicendo. Recuperare agli studi di qualità l’importanza (la serietà) del gioco nel quadro della vita sociale appariva di speciale rilievo, tenendo conto del ruolo crescente che proprio oggi si riconosce alla ludicità.

 

L’incontro pubblico ha visto riuniti attorno allo stesso tavolo “ludico” alcuni dei principali studiosi della storia del gioco, a partire dalla presentazione delle pubblicazioni e delle diverse attività di ricerca condotte dalla Fondazione in quest’ambito, con il coordinamento scientifico di Gherardo Ortalli. In particolare Paolo Procaccioli ha presentato i tre volumi dedicati dalla Fondazione (con la collaborazione di Viella Libreria Editrice) alle Sorti di Francesco Marcolini da Forlì; Piero Del Negro ha parlato della “drammaticità del gioco” nella sua relazione con la guerra e i giochi militari; Augusto Gentili ha centrato il suo intervento su “immagini del gioco” connesse al tema di sorte, fortuna, caso; Manfred Zollinger sulla “malattia del gioco” costituita dall’azzardo; Alessandra Rizzi sulla “gioia del gioco” in ambito medievale.