Giochi diplomatici

presentazione del libro
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Roma, sede del CONI

Il nuovo volume Giochi diplomatici. Sport e politica estera nell’Italia del secondo dopoguerra, di Nicola Sbetti, pubblicato dalla Fondazione Benetton con Viella nell’ambito del settore di ricerche ed edizioni che la Fondazione dedica alla storia del gioco e degli sport, viene presentato a Roma, nella sala Giunta della sede del CONI, in piazza Lauro de Bosis 15.

 

All’indomani della Liberazione l’Italia era ancora considerata un paese vinto e ciò comportò delle inevitabili ripercussioni anche in ambito sportivo. Gli atleti azzurri non vennero inizialmente coinvolti nella ripresa delle attività e in alcune federazioni internazionali si arrivò persino all’esclusione o alla sospensione dell’Italia. Partendo dall’assunto che, in virtù della sua elevata visibilità, lo sport, pur essendo un fenomeno periferico e non vitale del sistema politico internazionale, rappresenta tanto una variabile quanto uno strumento di politica estera, questo lavoro mira a rispondere a una serie di interrogativi. Perché, al contrario di Germania e Giappone, l’Italia poté partecipare alle Olimpiadi del 1948? In quali proporzioni l’eredità del fascismo e la Guerra fredda influenzarono la ripresa internazionale dello sport italiano? In che modo i primi governi repubblicani utilizzarono lo sport come strumento di politica estera? E come invece le istituzioni sportive e gli atleti si allinearono a quest’ultima?

 

Ne parleranno, insieme all’autore, Gherardo Ortalli, direttore, con Alessandra Rizzi, della collana editoriale “Ludica”, Francesco Bonini, rettore dell’Università LUMSA di Roma e presidente della Società Italiana di Storia dello Sport, e Alessandra Sensini, vicepresidente del CONI.

L’incontro è organizzato in collaborazione da CONI, Fondazione Benetton Studi Ricerche e Viella.