Giocare tra medioevo ed età moderna

Modelli etici ed estetici per l’Europa

in occasione del trentennale della Fondazione

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Il convegno in programma venerdì 17 e sabato 18 novembre è organizzato dalla Fondazione Benetton in collaborazione con il Centre de Recherches Historiques di Parigi (CRH, EHESS) e la School of Languages, Cultures and Linguistics dello University College Dublin (SLCL, UCD).

Recenti studi sull’etica nel medioevo e in età moderna hanno evidenziato il valore eminentemente pratico del concetto di morale, intesa come insieme di regole e precetti di comportamento da rispettare nella vita civile. All’interno di questo quadro, il gioco svolge una funzione fondamentale: nelle quotidiane pratiche sociali e di corte, all’interno della trattatistica relativa alla condotta maschile e femminile, nelle stesse attività ludiche e nei testi finalizzati a descriverle, la relazione fra gioco e morale, nel doppio aspetto narrativo e normativo, è costantemente rimarcata e sottolineata.

Questo convegno internazionale e interdisciplinare – organizzato in occasione del trentennale della Fondazione Benetton – si pone l’obiettivo di proporre una nuova riflessione, anche di carattere storiografico, sulla funzione etica attribuita all’attività ludica tra medioevo ed età moderna, alle sue molteplici declinazioni e rappresentazioni, e alle modalità con cui il gioco viene non solo raccontato, ma anche interpretato e utilizzato in chiave morale.

Programma del convegno

 

venerdì 17 novembre ore 10-18

> ore 10–10.30

saluti istituzionali e introduzione

> ore 10.30–12.30 prima sessione, Il gioco tra norma e devozione

presiede Alessandro Arcangeli (Università di Verona)

Silvana Vecchio (Università di Ferrara) e Carla Casagrande (Università di Pavia), Vizi e virtù del gioco: l’eutrapelia fra XIII e XV secolo 

Alessandra Rizzi (Fondazione Benetton, Treviso–Università Ca’ Foscari, Venezia), Chiesa, gioco e interazioni sociali nel Rinascimento

Gherardo Ortalli (Fondazione Benetton, Treviso–Università Ca’ Foscari, Venezia), Giovani, etica, gioco: l’insegnamento scolastico della Compagnia di Gesù

> ore 14–15.30 seconda sessione, Il gioco nella e della letteratura

presiede Amedeo Quondam (Sapienza Università di Roma)

Paolo Garbini (Sapienza Università di Roma), Coniugazione del verbo giocare. Grammatici e gioco nel Medioevo latino

Paolo Procaccioli (Università della Tuscia, Viterbo), Verso l’Indice e il declino del libro di sorti. L’Oracolo di Girolamo Parabosco

Francesco Lucioli (University College Dublin), Giochi cortigiani, moralità e poesia cavalleresca nel Cinquecento

> ore 16–17.30 terza sessione, Il gioco e il genere

presiede Alessandra Rizzi

Vanina Kopp (Institut historique allemand, Paris), Le genre dans la cité. Les compétitions poétiques et la mise en scène des relations interpersonnelles dans les villes en France

Alessandro Arcangeli (Università di Verona), Genere dei giochi e giochi di genere nella cultura ludica del Rinascimento europeo

Umberto Cecchinato (Scuola Normale Superiore, Pisa), Danza, comportamenti di genere e violenza nella Repubblica di Venezia nel Rinascimento 

> ore 18 inaugurazione pubblica della mostra Lotterie, lotto, slot machines. L’azzardo del sorteggio: storia dei giochi di fortuna

 

sabato 18 novembre ore 9.30-13

> ore 9.30–11 quarta sessione, Gioco e rappresentazione

presiede Paolo Procaccioli

Pierre-Olivier Dittmar (École des hautes études en sciences sociales, Paris), Sociabilità ludica nello spazio domestico: un corpus di soffitti dipinti nel sud della Francia 

Francesca Aceto (École des hautes études en sciences sociales, Paris), “La spirituale ricreazione del buon geometra”. Note su ludicità, arti e scienze tra Quattrocento e Cinquecento

Antonella Fenech Kroke (CNRS, Centre André Chastel, Paris), “Mattaccin tutti noi siamo”. Giochi acrobatici e distorsioni corporee

> ore 11.30–12.30 conferenza conclusiva

presiede Gherardo Ortalli

Amedeo Quondam (Sapienza Università di Roma), Il gioco della Corte

> ore 12.30–13 conclusioni