Giacomo Puccini e le donne

concerto lirico e guida all’ascolto
, ore
chiesa di San Teonisto
platea 25 euro, tribuna 20 euro

 

In occasione del 160° anno dalla nascita di Giacomo Puccini, la Fondazione, in collaborazione con l’Associazione Lirica Trevigiana, organizza un evento con la direzione artistica di Giuseppe Aiello, dedicato al compositore lucchese e al suo speciale rapporto con le donne. A raccontare questa singolare “relazione” saranno il musicologo e critico musicale Elena Filini e alcune tra le arie più note delle opere pucciniane, interpretate dal soprano Eleonora Buratto, capace di guadagnarsi in un decennio di carriera una posizione di rilievo sui più prestigiosi palcoscenici internazionali. Al suo fianco Luca Capoferri al pianoforte.

Puccini appartiene a uno scorcio di secolo dove le glorie patrie e le eroiche imprese cominciano a perdere attrattiva e le istanze sociali egregiamente cavalcate da Verdi in molta della sua produzione operistica sembrano catalizzare meno l’interesse del pubblico. Del resto, l’Italia era fatta – anche se male –e il Risorgimento un ricordo quasi da dimenticare, mentre l’ombra della prima guerra mondiale era ancora lungi da venire. È un momento di transizione, dove si recupera quel bisogno di ritrovare sentimenti più personali che collettivi: un ritorno a un “privato” ante litteram che in Italia troverà proprio in Giacomo Puccini il suo cantore preferito. 

Compositore eccelso, Puccini vive ognuna delle sue opere con passione e lucidità. E in questo braciere – dove ardono perenni la fiamma della creatività e la ricerca della perfezione – prendono vita le donne di Puccini, protagoniste dei suoi drammi. Egli non si risparmia affinché ognuna di esse divenga davvero motore e anima della vicenda: al di là della facile retorica della morte di quasi tutti i suoi personaggi femminili, egli le ama profondamente e affida a loro, esplicitamente o più spesso in modo occulto, il compito di guidare le fila del gioco perché ogni destino trovi il suo compimento. 

Nessuno ha saputo offrire alla voce femminile regalo più bello delle melodie pucciniane e delle grandi figure e personalità sceniche che troviamo nelle sue opere. Nessuno meglio di lui ha saputo rappresentare tutte le sfaccettature dell’animo femminile. Basti pensare a Madama Butterfly: l’evoluzione di una ragazza di 15 anni in donna matura nel tempo di soli 3 atti. Le donne, infatti, adorano la musica di Puccini, pur restando lui un uomo che, nella vita, ha fatto soffrire molte di loro. E nelle sue opere le ama in maniera profonda e totale: il musicista diventa uomo, trasferisce nella melodia tutta la propria capacità di amare, riscattandosi così nella propria musica, che rappresenta il lato più puro, più nobile del suo sentimento e sempre attraverso la sua musica si fa perdonare dalle donne.