Carlo Scarpa in Sicilia, 1952-1978

presentazione del libro
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La Fondazione presenta il volume Carlo Scarpa in Sicilia, 1952-1978 (Campisano Editore, 2018) di Matteo Iannello. 

«Quando Scarpa arrivava [a Palermo], le volte che si riusciva a farlo arrivare, egli sembrava rapito dalla vivace umanità esistente nella strada e in qualche modo portava anche all’interno del Palazzo [Abatellis] questo brio. Scherzava con gli artigiani, con gli operai, discuteva allegramente, finché si ritirava a lavorare, con una serenità che era il frutto di una maturazione avvenuta lungamente». 

La testimonianza di Giorgio Vigni rivela, con freschezza, quanto Carlo Scarpa si trovasse a suo agio in Sicilia e come traesse ispirazione da quei luoghi, così diversi dalla natia Venezia, ma altrettanto densi di storia e di bellezza. 

Oggetto finora di studi episodici, con riguardo soprattutto al museo di Palazzo Abatellis e alla riforma dello “Steri”, il lavoro scarpiano in Sicilia trova in questo libro una ricostruzione accurata e completa, arricchita dall’analisi di un progetto inedito e di altri due pressoché sconosciuti. 

Scarpa frequenta la Sicilia in due momenti diversi, distanti vent’anni l’uno dall’altro, nel 19521956, e nel 1972–1978, lasciando memoria del proprio passaggio in quattro città, tra le più belle dell’Isola: Messina, Taormina, Palermo e Catania.

 

Con l’autore ne discuterà Marko Pogacnik, Università Iuav di Venezia.

Interverrà alla serata l’architetto Tobia Scarpa.