Boschi, acque, prati, ville, giardini…

letture e proposte nel paesaggio veneto
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In attesa del prossimo workshop di progettazione del paesaggio, rinviato a causa dell’emergenza sanitaria ma già in corso di preparazione, Thilo Folkerts, Imma Jansana e Anna Lambertini, che hanno partecipato ad alcune delle passate edizioni, si ritrovano “virtualmente” con Luigi Latini e Simonetta Zanon per una breve conversazione che trae spunto dai luoghi e dai temi legati al paesaggio veneto che li hanno visti impegnati nelle esperienze condotte in Fondazione.

 

Senza certo dimenticare l’incursione palermitana di Maredolce, i luoghi e gli ambiti attraversati con questa iniziativa annuale – il paesaggio memoriale dell’Isola dei Morti di Moriago, la polveriera dismessa sul Montello, il Prato della Fiera di Treviso, il giardino di villa Farsetti a Santa Maria di Sala, il fiume Muson a Mirano – rappresentano bene la realtà del paesaggio veneto e la stratificazione storica che lo ha plasmato con segni ancora leggibili, ma ne mostrano anche le evidenti tensioni e contraddizioni, a partire dall’incessante e smisurato consumo di suolo e dagli affronti continui al suo patrimonio naturale.

Attrattore e generatore di valori e significati ecologici, culturali, sociali ed estetici, il paesaggio può svolgere, soprattutto in questo momento, alle diverse scale e in differenti contesti, in ambito pubblico e privato, un ruolo centrale nella ridefinizione delle nostre abitudini e stili di vita e nella costruzione di comunità e cittadinanza consapevole.

 

Thilo Folkerts, 100Landschaftsarchitektur, Berlino;

Imma Jansana, Jansana-de la Villa-de Paauw Arquitectes, Barcellona;

Anna Lambertini, Università di Firenze;

Luigi Latini, presidente del comitato scientifico della Fondazione;

Simonetta Zanon, responsabile progetti paesaggio.